Mi sveglio con il suo profumo che accarezza le mie narici, la tengo ancora stretta al mio corpo e i suoi capelli mi solleticano piacevolmente il mento e il petto. La verga è già più che dura contro il suo sedere, tira già in maniera mostruosa, così apro gli occhi. Mi giro appena per recuperare il telefonino e vedere che sono le cinque meno dieci e disattivo la sveglia. Lo riposo sul comodino torno a stringerla schiacciando il viso sui suoi capelli e annusandoli. Ieri mi ha rimproverato per non averle dato il mio buon giorno, quindi oggi lo avrà. Sposto i capelli e inizio a baciarle delicatamente il collo, con la mano le accarezzo il fianco, fino a scendere lentamente sull'anca. Cominciò a mordicchiarle il collo e inizia a strusciarsi contro di me, facendomi uscire un lungo grugnito di desiderio. 《Mmmh... Carter...》Ansima. Con una mano scendo a stuzzicarla intimamente e con l'altra le palpo un seno, mentre le lecco piano il contorno dell'orecchio. 《Ah! Che bello.》Sorrido leggermente e continuo mordendole il lobo e titillando il capezzolo. Si strofina con il sedere contro la mia erezione e così lascio la sua intimità per entrare dentro di lei. 《Mi giro?》Mormora con voce roca dal sonno e ansimante, mi fa eccitare di più. 《No, amore mio. Resta così. Lasciami fare.》Alzo la sua gamba per portarla a poggiare sulla mia, fa un lungo sospiro e quando lo entro geme incontrollabilmente. 《Sssh... fa piano.》Le ricordo. 《Mi piace da morire, non riesco a stare zitta.》Rido piano, mi appaga che le do un piacere infinito, ma non voglio svegliare Azzurra. 《Lo capisco, ma cerchiamo di non svegliare la bambina.》Le sussurro caldo all'orecchio e sento che rabbrivisce. Mi muovo con delicatezza, godendo dei suoi muscoli interni che si avviluppano al mio cazzo fremente. Cazzo! Com'è bello! È così calda, morbida e sensibile. Le stringo con le dita il capezzolo, tirandolo appena e geme ancora. 《Mordi il cuscino.》Le sussurro avvisandola. 《Ancora.》Si lamenta e stringe il mio cazzo in una morsa che mi fa perdere il controllo. Sorrido e tiro ancora il piccolo capezzolo appuntito. Soffoca un lungo gemito sul cuscino e affondo sempre di più, con il piacere sempre più vicino. 《Ancora.》Mi incita e continuo a tirarle il capezzolo e penetrarla mentre le mordicchio e succhio il collo. Tremante si contrae forte, capisco che sta venendo. 《Sono con te.》Sussurro prima di venire, investito da spasmi intensi che mi trascinano nell'estasi più totale e mi svuoto, riempiendola di me. La sento gemere disperatamente contro il cuscino e le bacio la spalla. 《Va tutto bene?》Annuisce, lo esco e si lamenta annoiata. La tiro verso di me e la bacio pigramente con amore. 《Che hai?》Le chiedo rauco. Mi morde il petto e lo succhia. 《Stiamo insieme troppo poco e devo tacere, quando vorrei restare tutto il santo giorno a letto con te, urlando.》Non posso trattenermi dal ridere. 《Non fa ridere. Sono seria. Voglio stare con te da sola per almeno due giorni.》Mi faccio serio, iniziando a comprenderla. 《Non stiamo da soli dall'unica volta a casa tua. Ed è stato memorabile almeno quanto la nostra prima notte. Voglio viverti di più. Non mi bastano queste sveltine furtive.》Sbatto le palpebre offeso. 《Ehi Mrs Scott, le uniche sveltine sono state stamattina e ieri mattina. Ma se vuoi domani mattina ti sveglio alle quattro così ti darò un'ora di piacere.》Si acciglia. 《No, non sono stata chiara. Vorrei stare molto più tempo con te senza fare silenzio. Da soli.》Chiarissimo. Anche il cattivo umore la mattina, è già la seconda volta che si sveglia insoddisfatta. 《Vuoi stare due giorni con me da sola?》S'imbroncia perché capisco che nella sua testa hanno iniziato a farsi sentire i sensi di colpa in quanto madre. 《Bell? Sei una donna prima di essere madre. Rispondi. Vuoi stare da sola con me per due giorni?》Annuisce dispiaciuta. Butto l'aria pesantemente e le prendo il viso tra le mani. 《Amore, non c'è niente di male nella tua richiesta. È naturale, considerando che stiamo insieme da pochissimo e non abbiamo goduto a pieno di certe intimità che sono esplosive i primi mesi. Ci sentiamo una coppia sposata, ma in realtà non abbiamo vissuto quello che c'è prima. Lo facciamo in parte perché siamo genitori, ma è normalissimo l'eccitazione del voler stare soli e in un letto.》《Ti desidero da morire. Sono stufa di aspettare i momenti giusti per stare in intimità, per poi censurarmi. Sto esplodendo. E la gravidanza non mi aiuta, siamo all'inizio e ho gli ormoni a palla.》È parecchio nervosa. 《Questo fine settimana andiamo fuori. Ti porto due giorni in Florida.》Spalanca gli occhi. 《Sul serio?》Sorrido. 《Certamente. Cosa credi? Anch'io ti desidero da morire e ti voglio quarantotto ore su un letto, tutta per me.》Vedo che la sua espressione si fa più desiderosa e felice. 《Non vedo l'ora. Voglio amarti illimitatamente.》Rido e sto per baciarla, quando fa un'espressione sdegnata e subito scatta in piedi e corre in bagno. Mi alzo e indosso i boxer, scendo velocemente verso la cucina e prendo una bottiglietta di ginger ale e liquirizia. Quando ritorno in camera si sta sciacquando il viso e subito mi faccio vicino porgendole l'asciugamani. 《Tutto okay?》Annuisce mentre apro la bottiglietta e poi gliela porgo. 《Tieni, bevi questa. Stasera ne lascerò una vicino al tuo comodino.》Beve a piccoli sorsi e poi me la porge. È pallida, ma mi ascolta e il mio cuore batte più innamorato. Le porgo anche la stecca di liquirizia. 《Mordila tutte le volte che ti sale la nausea, di sotto ci sono anche i biscottini allo zenzero, se li preferisci.》Mi fa un sorriso dolce e poi mi abbraccia forte. 《Ti amo.》La stringo forte anch'io. 《Ti amo anch'io Bell. La prossima volta ti sostengono io, ma ho voluto andare a prenderti queste cose per idratarti e allontanarti la nausea.》 La sento che sorride contro il mio petto e lo bacia e il mio cuore batte più forte. 《Grazie amore mio.》Mormora in un sospiro. 《Non devi ringraziarmi. Sono tuo. E mi prendo sempre cura di ciò che mi sta a cuore: di te e dei nostri figli.》Alza lo sguardo emozionato e sognante e la stringo più forte. 《Scusa se sono troppo esigente. Non voglio esasperarti. La mattina sono irritabile per via degli ormoni e mi dispiace infinitamente.》Aggrotto la fronte. 《Non dire più una cosa del genere. Io ti amo. Completamente. E non ti sei accorta di quanto lo sono anch'io?》Sorride. 《Onestamente lo sembro più io.》Rido di cuore e vedo che mi fissa sorpresa. 《È solo perché ci siamo appena trasferiti e soprattutto perché ti sto dando piena libertà. Puoi avermi tutte le volte che vuoi e quando lo desideri. Ma se non lo fossi anch'io te ne saresti accorta.》Sospiro facendomi più serio e accarezzandole la guancia, Bell mi fissa intensamente, ha capito il mio discorso. 《Voglio solo che riacquisti fiducia in te stessa, nella sessualità, e come donna. Per me è molto importante. Vedrai i prossimi giorni a seguire.》Poi avvicino il mio viso al suo e le sussurro tra le labbra. 《Soprattutto ti mostrerò quanto lo sono questo weekend, amore.》Le ammicco con un ghigno, lasciandola colpita.

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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...