Carter. Capitolo 161

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Quando resto da solo mi avvicino alla porta del bagno, ma mi rendo conto che ha messo il chiavistello. Prendo un profondo respiro. 《Azzurra, apri la porta.》Mormoro calmo e sento che singhiozza. 《No! Vattene via!》Stringo le labbra. 《Tesoro ascolta: non devi essere così gelosa, io sono tuo padre e l'amore che sento per te non si può paragonare con nessun'altra bambina che conosco. Tu sei importantissima, e lo sai. - Sento che singhiozza ancora. - Noi abbiamo un legame speciale tesoro mio. Ricordi cosa abbiamo affrontato insieme?》Smette di singhiozzare. Chiudo per un attimo gli occhi. 《Dai. Apri la porta.》Silenzio. 《Tu sei il mio papà! Non sopporto che vuoi bene ad altre, e che dici che sono belle! A me non lo hai mai detto!》E il pianto si fa più isterico. Sorrido teneramente. 《Azzurra, il bene per te è smisurato, e per quanto riguarda la bellezza... sei incantevole. Sei figlia della donna che amo sopra ogni cosa, è scontato.》《Non è vero! Io somiglio a papà, mamma è più bella!》Questa frase la riconosco. È simile al commento che ho fatto anni fa a mia madre. 《Non dire così, tu hai molto di tua madre, soprattutto gli atteggiamenti e questo mi portano ad amarti di più.》Confesso sorridendo con dolcezza. Singhiozza ancora. 《Persino zio Michael mi ha detto che sono bellissima. Tu no!》Pronuncio le labbra stringendole. 《Invece ti sbagli. La prima volta che ti ho vista nell'ufficio di tuo padre, ti ho detto che sei molto bella. Ma sai, penso che la tua mente e il tuo temperamento siano decisamente più belli. Ecco perché non te l'ho detto altre volte!》Esclamo sincero. 《E perché lo hai detto ad Annabelle?!》Urla nervosa. Sbatto le palpebre. 《Perché volevo solo dirle qualcosa di carino, io sono fatto così Azzurra. Già una volta te lo dissi che sono educato e cordiale, ma niente di più. E poi ammetto che mi piacciono i bambini, ma questo non significa che ti ami di meno.》Silenzio. Devo cercare di farla ragionare. 《Appena nasceranno i tuoi fratellini io li amerò Azzurra, quanto te, e capisci che non potrò astenermi dal coccolarli solo per la tua gelosia immotivata. - Ancora silenzio. - Nessuno potrà mai portarmi via l'amore che nutro per te. Quello è indistruttibile.》《Io voglio che tu vuoi più bene a me!》Esclama con agitazione e sorrido. 《Apri la porta, così mi guardi negli occhi quando ti parlo e vedrai quanto sono sincero.》Silenzio. Appoggio una mano allo stipite e una la porto sul fianco. Essere padre significa anche questo: avere pazienza, cercare di capire, e far capire gli errori per non viziare. Sono pronto, ho sempre voluto essere padre, e lo farò nel migliore dei modi, a differenza di mio padre. Sento il chiavistello. Prendo un bel respiro. Apre la porta e vedo che è rossa in viso e tutta bagnata. Le sorrido e mi abbasso alla sua altezza sconstandole i capelli dal viso e prendendo il mio fazzoletto dal taschino per asciugarle il nasino e gli occhi. Non dice nulla, mi lascia fare fissandomi attenta. 《Ti ho sporcato il fazzoletto del tuo bellissimo vestito.》Farfuglia imbronciata. Rido. 《Mia figlia è più importante di uno stupido fazzoletto.》Mormoro con un sorriso amorevole. Finalmente le rubo un sorriso, poi mi faccio serio e la prendo tra le mie braccia. 《Azzurra io comprendo la tua gelosia, e credimi... non c'è niente di più bello per un padre. Inorgoglisce. Non posso chiederti di non esserlo, perché fa parte di te, come di tua madre. - Annuisce attenta, tirando su con il naso. - Però devi imparare a non reagire in questo modo. Dimmelo con calma e io rimedio se è opportuno. E credimi quando ti dico che sei importantissima per me, come lo saranno i tuoi fratelli. E non devi esserne gelosa, perché nessuno ti porterà via il mio amore. È tuo. Per sempre. Capito?》Annuisce. 《L'hai pure messa in braccio e le hai dato un bacio.》Si lamenta come se fosse ingiusto e trattengo una risata portando indentro le labbra. 《Sono stato affettuoso con una bambina che mi conosce, qualsiasi adulto prova affetto per i bambini, è umano. Ma non è importante per me, come lo sei tu.》Aggrotta la fronte. 《Se tu non mi volessi più, o non ti vedrei più come gli anni passati... non lo sopporterei. E quello che mi hai detto prima, mi ha ferito.》Subito mi abbraccia e mi stringe. 《Io ti voglio tanto bene. Sei troppo importante per me.》Mi commuove e la tengo stretta. 《Ti voglio tanto bene anch'io birichina. Fino alla luna e ritorno.》A quell'ultima frase mi stringe di più. 《Scusa.》Bisbiglia e mi esce un sorriso orgoglioso. 《È solo che non essere tua figlia per davvero...》La stacco dall'abbraccio per guardarla in faccia serio. 《Non dirlo mai più Azzurra. Io sono tuo padre. E i padri non sono quelli che ti mettono al mondo. Sono quelli che ti crescono, che ti sostengono, che ogni giorno ti sono vicini e ti aiutano a capire cosa è giusto e cosa non lo è. Proprio come ora. O quel giorno, che sono stato con te ad ogni incontro con la dottoressa. Io mi sento tuo padre e voglio che tu non lo metta mai più in dubbio. Farei di tutto per te. Chiaro?》Annuisce ancora e la bacio ripetutamente sulla guancia. Ride e sento il cuore che si alleggerisce. 《La tua barba punge. Da quanto non l'accorci?》Faccio il mio ghigno. 《A tua madre piace.》Ammetto ammiccandole e ride più forte. 《Allora è perfetta.》Mi ammicca cospiratoria. 《Sei bellissima Azzurra. Da grande farai una strage.》Le dico con un sorriso sincero. Mi fa un sorriso bellissimo e mi stringe in un altro abbraccio. 《Non m'importa degli altri uomini. Sei tu il mio principe azzurro.》Sorrido e la stringo forte.




Quando la riporto in braccio in ufficio, mi accorgo che è in imbarazzo, ma continua a tenermi stretto. Bell si avvicina e le fa una carezza. 《Ti sei calmata?》Annuisce, Bell sorride e poi mi guarda con una luce particolare, piena d'amore e la bacio. 《Ecco! Puoi baciare solo mia madre oltre me!》Esclama la piccola peste ridendo e facendoci ridere. 《Come sono fortunato ad avere due fidanzate possessive.》Ridiamo ancora. 《Confermo fratello. Sei molto fortunato.》Dice Michael con un sorriso e mi rendo conto di quanto amore gli manchi nella sua vita.

𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼‍♀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora