Carter. Capitolo 124

206 26 17
                                    

Aspetto Bell seduto sul divano di fronte al camino con il mio bicchiere di Bourbon e le foto. Azzurra ha fatto un pò di capricci perché voleva che fossi io a darle la buona notte, continuando il resto della storia tra me e sua madre. Ma ho bisogno di meditare bene le parole per comunicarle cosa è successo con Megan. Faccio roteare il liquore nel bicchiere buttando un profondo respiro, poi finalmente sento i suoi passi e inspiro profondamente. Meglio iniziare dalle foto. 《Cosa sono?》Mormora indicando con il capo i fogli capovolti poggiati sul tavolino e sedendosi vicino a me. 《Le foto che saranno pubblicate.》Alza le sopracciglia con stupore. 《Ah! Me le mostri prima che le pubblicheranno?》Aggrotto la fronte quasi sconcertato. 《Il fatto che tu ne sia sorpresa quasi mi sconcerta.》Fa un sorrisino soddisfatto. 《Se non ti piacciono le farò cambiare, perché per me è importante la tua opinione.》Poso il bicchiere e prendo i fogli mostrandoglieli. 《Questa è per il New York Times.》Il suo sguardo ha un'espressione completamente conquistata dalla mia immagine. I suoi occhi sorridono sensualmente. 《È bellissima. Mi piace molto.》Bene, deglutisco passando all'altra. 《Questa è per GQ.》I suoi occhi si allargano repentinamente e dischiude le labbra. La fissa attentamente e sono già pronto a telefonare Sara per sostituire la foto. 《Porti l'Armani che mi fa impazzire...》Mormora ancora ipnotizzata dalla foto. 《Sì.》Confermo. 《Gli occhiali ambra.》Aggrotto ancora la fronte, quel modello di occhiali da sole sono i suoi preferiti? 《Sì.》La fisso mentre fissa attentamente la foto, magari studiando ogni piccolo particolare. Fa un ghigno malizioso e prendo un altro respiro. 《È magnifica. Sei molto ormonale, più che sexy.》Ride piano e sono un pò confuso. 《Quindi non va bene?》Mi guarda sorridente. 《Ma no! Sono perfette. Mi piacciono entrambe. Nella prima, il tuo primo piano mostra la tua vera natura: un uomo bellissimo, magnetico, potente, quel sorriso velato poi dice chiaramente che sei un uomo che si è fatto da solo. - Sorrido felice. - E l'altra è... da sturbo ahahahah!》Sospiro e rido. 《Non dirmi che eri preoccupato della mia reazione. Mica sono una bambina.》Mi richiama fingendosi offesa. 《Bè un pò sì, capisco che non è facile per te.》Mi prende dalle mani le foto e le mette via, prendendomi le mani tra le sue e avvicinando il suo viso al mio. 《Sei mio. Sono una donna molto forte Carter. Ti sorprenderò.》Mormora roca ed ecco che mi diventa di pietra. All'istante premo le mie labbra alle sue, con profondo amore. Poggio la mia fronte alla sua e inspiro. 《Bene, perché è arrivato il momento per dimostrarmerlo.》I suoi occhi scattano come un boomerang da una direzione all'altra, fissando i miei occhi e infine si acciglia e stacca la sua fronte dalla mia. 《In che senso?》Corrugo la fronte in un'espressione preoccupata. 《Innanzitutto voglio che non ti agiti.》Dico serio, mentre lei sbatte le palpebre velocemente con aria corrucciata. 《Vieni al dunque.》La sua voce è dura, quindi butto pesantemente l'aria trattenendo l'impulso di vomitare ancora. 《Oggi Megan mi ha bloccato in ascensore per cercare di riavere la sua scrivania, ma le ho detto chiaramente che non le appartiene più.》Ha il viso contratto da un'espressione inflessibile e mi fa strano vederla così. 《Mi ha minacciato di farmi causa e le ho intimato di smetterla perché ho il potere di non farla più assumere da nessuna parte e infine quando ho cercato di sbloccare l'ascensore...》Alza un sopracciglio e muove lentamente da una parte il viso. 《Ha tentato di baciarmi ed è riuscita a sfiorarmi, ma è stato un secondo perché mi sono ritratto subito.》Sbarra gli occhi e si alza dal divano, portandosi una mano ai capelli. Nonostante mi dispiace la sua agitazione, la trovo molto sexy. 《Lurida sgualdrina!》Sibila adirata. 《Ho vomitato e mi sono lavato.》Sbatte nuovamente le palpebre stranita. Deglutisco a fatica per via della nausea. 《Non sono un uomo che può sopportare un tradimento Bell, neanche una cosa simile. Sto male, vomito e ho bisogno di lavarmi perché mi fa sentire sporco. Non l'ho mai fatto e questa cazzata mi ha come avvelenato. Non lo sopporto. E ho bisogno che tu ti fidi di me e lo capisci, perché se no la nausea non passerà e temo che rimetterò ancora e... dovrò fare un'altra doccia. Tu sei la mia vita Bell!》È scioccata, ma anche incazzata, è chiarissimo come il sole. Non apre neppure la bocca per replicare, anzi scosta lo sguardodal mio. 《Sconterà una brutta pena.》L'avviso cercando di tranquillizzarla, lei si volta e i suoi occhi spalancati ardono come dardi infuocati. 《L'hai sbattuta fuori mi auguro.》Faccio un ghigno mefistofelico. 《No. La sua pena la deve scontare nei bagni e a fare pulizia all'ultimo piano tra i vari documenti dello strategic planner.》Sbarra gli occhi accigliata. 《Non l'hai licenziata?! Cosa deve fare prima che tu la sbatti fuori? Deve drogarti e poi violentarti?!》È furiosa. Sobbalzo con il capo e aggrottando la fronte la fisso basito, sbattendo ripetutamente le palpebre. 《Bell ma che dici? Non posso  neanche credere a quello che hai appena detto. Non sono né uno stupido, né un ragazzino inesperto.》《Ha tentato di rubarti un bacio! - Gesticola nervosamente. - Questo non lo avevi previsto dall'alto della tua esperienza?!》La fulmino, perché mi ha appena schiaffeggiato con quella frase, ma lei serra la mandibola, dilata le narici in un'espressione severa. Che sta succedendo? Stiamo litigando per la prima volta. 《Non darmi dello sciocco!》Esclamo serio. 《Non lo penso e non l'ho detto. Ti ho solo detto che non puoi prevedere le azioni di quella puttana! È determinata ad averti a qualunque costo, ecco perché voglio che la sbatti fuori!》Mi sta chiaramente imponendo di farlo. 《Calmati Bell, non fa bene ai bambini. - Le dico dolcemente. - Ti amo e metterò il mondo ai tuoi piedi, ma non dirmi come fare il mio lavoro.》L'avviso sempre con dolcezza, il suo sguardo è sconvolto. 《Io ho i miei metodi, ma stai serena che non riuscirà più a sfiorarmi, figuriamoci altro.》Increspa le sopracciglia come delusa e stringe le labbra. 《Okay.》Mormora e subito mi passa davanti per scappare, ma velocemente mi alzo e le prendo il polso bloccandola. 《Bell!》La richiamo serio. Si volta e il suo sguardo è inflessibile e contratto, poi fissa la mia mano sul suo polso, un chiaro messaggio di mollare la presa e subito lo faccio, vedendola uscire a passo svelto dalla stanza. Chiudo gli occhi cercando di respirare con calma. Immaginavo che non sarebbe stato semplice, anzi mi aspettavo di peggio. Devo darle il tempo di metabolizzare la cosa. Prendo il bicchiere poggiato sul tavolino e bevo un bel sorso di Bourbon. Scende caldo, confortante, calmandomi, lasciandomi un senso di malinconia. Prendo l'attizzatoio e smuovo i ciocchi, il fuoco scoppietta e guardo le fiamme ondeggiare in modo sinuoso e hanno un effetto ipnotico e calmante. Non ho più la nausea, perché ha fiducia in me, questo è stato chiarissimo e provo molto conforto, è tutto! Io non sono un uomo spietato, non mi piace far soffrire la gente o distruggere, specie le donne. Se devo farlo, lo faccio in caso dovesse fare del male a Bell e so che è meglio tenere il nemico a vista d'occhio, o potrei davvero innescare un ordigno molto pericoloso e non è il caso in questo momento. So come muovermi e spero che Bell inizi sul serio a fidarsi del mio modo di fare come della mia persona. Non renderò facile la vita di Megan, questo è sicuro.

𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼‍♀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora