Tinkerbell. Capitolo 83

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Quando sono in corridoio vedo le lucine che Carter ha sistemato per Azzurra e mi batte il cuore per l'amore profondo che sento per lui, mi porto la mano al ventre, accarezzandolo dolcemente. 《Il tuo papà è così premuroso... lo amo da morire.》Sussurro al mio ventre e scendo a piedi nudi verso la cucina. Ho fame. Apro la dispensa e trovo ciò che più desidero: nutella. Prendo i biscotti e inizio. 《Cone dobbiamo fare io e te? Non puoi desiderare della frutta? Questa roba mi farà ingrassare.》Mi rivolgo al ventre e così incomincio una conversazione con lui. 《Se ingrasserò tuo padre non mi guarderà più con desiderio, ma solo con amore e io non voglio che possa desiderare qualcun'altra. Quindi aiutami. Per favore controllati.》Metto in bocca un biscotto con un bel pò di nutella sopra e quando lo mangio chiudo gli occhi dal godimento. Oddio che buono. Come sopravvivrò a questa roba? 《Sei un bel tipetto come tuo padre. T'imponi già.》Poi mi fermo con la bocca piena e fisso la mia piccola pancia e mi sento invadere da un senso di amore infinito, vorrei già abbracciarlo e sbaciucchiarlo. Chissà se è un maschietto. Mi piacerebbe tanto, visto che ho già Azzurra e sarei felice di dare a Carter il suo erede. Allargo la mano e l'accarezzo. 《Ti amo piccolo.》E riprendo a masticare. Alzo il coltello immerso nella cioccolata e fila in modo squisito. 《Oh Dio!》Ed ecco che si riaccende anche un certo languore nelle parti intime, mi fermo nello spalmare altra nutella sul biscotto e guardo ancora il mio ventre. 《Tu sei proprio un maschietto Scott. Tuo padre mi soddisfa ma tu riaccendi la fiamma. - Scuoto la testa sorridente. - Mi farai impazzire.》Metto il biscotto in bocca e scatto in piedi posando tutto. Noto che il barattolo della nutella è giunto quasi al termine, domani devo comprare altri barattoli o il signorino mi farà impazzire.
Vado verso il salone, il camino è ancora acceso e mi fermo a guardare l'albero. È bellissimo, Azzurra ha fatto un buon lavoro con le decorazioni, sono molto orgogliosa di lei. Poi l'osservo attentamente e mi rivedo nel mio appartamento in Madison Avenue. Ho finito di decorare il mio piccolo albero, con gli addobbi che mamma ha comprato anni fa. Quest'anno sono sola e ho comunque montato l'alberello e messo quegli addobbi che mi ricordano lei. Mi manca terribilmente e mentre sono al buio a fissare le piccole lucine di natale esprimo un desiderio, come faccio tutti gli anni che lo fisso da sola al buio. Ho gli occhi velati da lacrime che ancora trattengo e prego di ritrovarlo, di ritrovare l'uomo che mi ha amata tanto, che mi ha salvata, poi le lacrime scorrono e cado a terra, mentre continuo a fissare le lucine.
L'albero maestoso che sta di fronte a me è qualcosa d'incredibile e mi ritrovo a fissare ancora una volta le lucine di natale ed esprimo il mio desiderio. Desidero godermi l'amore di Carter il più a lungo possibile, insieme ai nostri figli. Invecchiando insieme serenamente. Sono stanca di perdere le persone che amo e se mai perdessi Carter ne morirei. Quando Arthur è morto, ho sofferto, perché anche se avevo appena preso la decisione di lasciarlo, lo amavo comunque nonostante tutto quello che mi fatto e mi ha detto.



Siamo nella nostra spiaggia privata a Miami, la luna di miele è appena incominciata da un giorno e mi sento così vogliosa. È bellissimo con i suoi occhiali scuri, il ciuffo biondo pettinato in modo elegante, la camicia azzurra quadrettata sbottonata da far vedere i peli scuri del petto e il costume giallo. Così dopo un attimo di riflessione, sul mostrare la mia sfrontatezza o no, decido di sì, visto che è mio marito ed è una cosa normale. Mi butto al suo collo facendolo cadere sulla sabbia e ridiamo. 《Bell ma che ti prende?》La mia mano va sul suo pene, ma evidentemente non è ancora eccitato. 《Secondo te?》Lo stuzzico ridendo. Si toglie gli occhiali e sgrana i suoi bellissimi occhi azzurri. 《Bell siamo all'aperto. Datti una calmata.》Mi richiama ridendo. 《È una spiaggia privata, rilassati.》Mi tolgo il sopra del costume e vedo i suoi occhi farsi torbidi e so che ho appena vinto. Cerco di toccarlo nuovamente ma lui mi prende la mano bloccandomi. 《Bell sono io l'uomo qui.》E mi sbatte sulla sabbia saltandomi addosso e sciogliendomi i laccetti del pezzo di sotto. Mi strizza un seno e m'innervosisco, non voglio che lo tocchi. Si abbassa il costume penetrandomi brutalmente. Cazzo! 《Ahi!》Urlo. 《Sta buona. Non urlare dannazione!》E inizia a muoversi veloce, mi fa male e non cerca di darmi piacere in nessun modo. 《Mi stai facendo male, potresti toccarmi?》Il suo volto si contrae in una espressione infastidita. 《Rilassati. Se vuoi venire, fallo.》Ma come verrò? Per virtù dello spirito santo? Mi palpa in modo irruente il seno e gli tolgo la mano infastidita, lui non ci fa neanche caso, sgroppa e viene. Così. Fine. Sono infuriata. Delusa. Si solleva e mi butta addosso il costume. 《Copriti e andiamo dentro.》Sbatto le ciglia e mi sento trattata come una puttana, ed è strano, molto, visto che si tratta di mio marito. Tremante mi vesto, mi sollevo e lo guardo torva e mortificata allo stesso tempo. 《Che hai?》Mi chiede come se fosse seccato. Lui? Lui che è appena venuto? 《Niente. È solo che volevo qualcosa di diverso.》Ammetto debolmente. Fa un sorriso beffardo. 《Allora regolati. Faccio il mio dovere perché sono tuo marito, ma non devo farlo ventiquattro ore su ventiquattro. Donne del genere non hanno una buona reputazione Bell. - Mi sta dando della sgualdrina. - E io voglio che tu sia una donna per bene. Mia moglie.》Deglutisco faticosamente, mentre le gambe sembra che stanno per cedere. Sono sbagliata. Devo modificare il mio modo d'essere. Sarò una donna per bene, per mio marito.


Ho gli occhi velati di lacrime di rabbia, se solo potessi gli spaccherei la faccia. Questo brutto bastardo mi ha rovinato l'esistenza. Carter non è così, e io sono una donna passionale. Non è un disturbo, giusto? Butto l'aria pesantemente e chiudo gli occhi. Sento il suo profumo, intenso, selvaggio... apro gli occhi e non faccio in tempo a voltarmi che mi sta già stringendo tra le sue braccia e mi bacia i capelli.

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