Tinkerbell. Capitolo 142

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Chiudo gli occhi e tengo una mano in cima ai capelli, tirandoli. 《Ho bisogno di bere un pò d'acqua.》Dico cercando di tranquillizzarmi, ma quando riapro gli occhi lui fa un cenno sul comodino al mio fianco, c'è la mia acqua, dei cracker, la ginger ale e una barretta di liquirizia. Sospiro come una stupida. Cazzo è così attento, non gli sfugge nulla. Lo fisso e noto che mi studia attento, la sua espressione si è fatta ansiosa, i suoi occhi sono più grandi e colmi d'amore e mi si stringe il cuore. Prendo con mano tremante la bottiglietta, la svito e mi disseto. Quando la poso ho il respiro accelerato. 《Va un pò meglio?》Sussurra cauto. Va un pò meglio? Lo guardo e rivivo tutto, mi sento ancora scombussolata. Mi volto verso la vetrata aperta, sento il rumore piacevole del mare e dell'acqua delle cascate, mi avvicino all'uscio e vedo un cielo limpido ricoperto da tante stelle luminose e una luna piena dorata, prendo un respiro profondo, l'aria è così pulita tra il verde e l'aria marina e hanno su di me un effetto tranquillante. Lo sento dietro di me, ma non mi tocca, sento solo il suo respiro caldo sulla mia pelle nuda. 《Vuoi farti un bagno? Magari ti rilassa.》La sua voce è confortante e mi sento una stupida. Piano piano ridimensiono tutto, anche se le emozioni che ho provato sono state forti, troppo, tanto da crearmi disagio nei suoi confronti e un senso di suggestione nella mia persona. Quel cazzo di sogno era vivo! Non era solo un sogno! 《No. Andiamo a letto.》Bisbiglio atona, senza muovermi, sono ipnotizzata dalla magnificenza del panorama. L'acqua che scorre di sotto, la piscina splendente, domani vorrei sdraiarmi su uno dei lettini e prendere un pò di colore. Il mare è piatto e scuro, il bagliore della luna lo fa sembrare argentato. Che meraviglia! È emozionante godere di una visuale simile e di tutto questo benessere, mi volto verso quel giardino tropicale, è un pò inquietante visto di notte, soprattutto nelle zone d'ombra, ma si respira un profumo paradisiaco. 《Non voglio andare via.》La voce mi esce tremante, perché qui è un paradiso e non voglio tornare all'inverno. 《Vorrei una casa come questa a Long Island. Azzurra ne sarebbe entusiasta e anche... - tocco la mia pancia e sorrido - anche i nostri figli.》Le sue braccia con la delicatezza di una piuma mi stringono, sento che il suo volto affonda nei miei capelli e lo sento annusarli. 《L'avrai. Ma non posso fare niente per quanto riguarda la temperatura.》Rido piano e finalmente ritrovo la pace, le mie mani accarezzano i suoi avambracci muscolosi e sospiro, sento che posso aprirmi almeno un pò. 《Ho sognato che tu... no, io... cioè...》《Ti facevo del male?》Il suo tono è timoroso e mi detesto per essere arrivata a fargli pensare una cosa tanto orribile che non è da lui. 《No! Anzi... tutto il contrario. Mi stavi amando.》Lo sento scuotersi e comprendo che adesso sia più che confuso. 《Ho fatto qualcosa che ti ha destabilizzata?》Ripenso al sogno. "Tutte le volte che ti vedo così... mi scateni dentro il fuoco." "Sei deliziosa." Ansimo. 《Sì.》Ammetto, mi stringe un pò più forte. 《Non ti piaceva ciò che ti stavo facendo?》La sua domanda risuona nella mia testa all'infinito e mentre osservo il panorama, per la prima volta non so darmi una risposta. Io ero in un vortice di passione e nello stesso tempo mi dicevo che non andava bene. La sua mano mi accarezza un braccio, le sue labbra mi baciano dolcemente la spalla. Mi rincuora notare quanta pazienza lui abbia, sono difficile e potrei farlo impazzire, ma lui come mi disse in principio, sa essere paziente. Una qualità che non fa parte di me. 《Mi dispiace Carter. - Mormoro tremante e quasi alle lacrime. - Sono una donna complicata, ti farò impazzire e tu non lo meriti.》Rafforza la presa e porta le labbra sul mio orecchio. 《Non dire idiozie!》Il suo sussurro roco è duro, mi scatena dei brividi che risvegliano certe pulsioni che mi annebbiano la mente. 《Preferisco impazzire con te, che vivere una vita dove tu non sei al mio fianco, ne morirei.》Oh Carter! 《Quello che mi hai fatto... mi ha eccitato terribilmente. Io...》Lo sento respirare più rumorosamente mentre sta in silenzio per ascoltare ciò che sto per dire. 《Nonostante sono stata sposata, non ho mai avuto un'intimità così profonda con Arthur. Ci sono cose che per me sono nuove, che non comprendo appieno e che mi sconvolgono. Non ero pronta ad una cosa simile... e mi sono sentita... sconvolta.》《È qualcosa d'inappropriato?》Sussurra roco. Lo è?E io che ne so? 《Se mi piace, può esserlo?》Lo sento prendere un profondo respiro. 《Io dico solo che due adulti possono fare tutto ciò che desiderano, basta volerlo insieme. L'essere appropriato o meno, è opinabile e fine a sé stesso. Comunque se hai detto che ti è piaciuto, vuol dire che la cosa che ti sconvolge è il fatto che tu non l'accetti. È qualcosa che non ami particolarmente. Magari mi sbaglio. Però forse questa cosa che ho fatto magari ora ti fa vedere la cosa in modo diverso. Non so se sono nella direzione giusta, sto solo andando per ipotesi.》Ha ragione. Niente, è troppo intelligente. Mi volto e finalmente incontro i suoi occhi. Sono sorridenti e comprensivi. 《Andiamo a letto.》Sussurro stravolta e completamente innamorata. Mi sorride spostandomi i capelli da una parte e fissandomi intensamente. 《Bè, mi auguro di scoprire presto cos'è questa cosa, visto che non vuoi parlarmene.》Deglutisco a fatica, nel mentre si avvicina e mi bacia castamente. 《Soprattutto voglio metterla in pratica. Così sarò davvero io a sconvolgerti e non un tuo desiderio inconscio.》"Desiderio inconscio?" Sono nuovamente in difficoltà. Quale desiderio, se ho sempre odiato allattare?! 《Non è così!》Faccio di no con la testa e rido sicura di me. 《Sei in errore. Non è una cosa che desidero. Non l'ho mai desiderata. Quindi ti sbagli. L'ho sognata, perché ... non lo so... ma non ha niente a che vedere con i miei desideri.》Assottiglia gli occhi e vedo che sta mettendo in funzione i meccanismi del suo cervello ben dotato. Forse ho commesso un errore! Lo ha capito. Del resto io sono stata chiara giorni fa e lui ha mormorato che avrei cambiato idea. Ecco perché ho fatto quel sogno! È colpa delle sue parole e della rivista che voleva leggere! Si tocca il mento massaggiandoselo e nonostante la mia nudità, mi scopre definitivamente. Perché lo so. Lo ha capito. Glielo leggo in faccia. In quel ghigno da iena. È maledettamente avanti! 《Sigmund Freud diceva che un sogno, realizza allucinatoriamente un desiderio, anche quando il suo contenuto non vi appare immediatamente riconducibile.》Cosa? Cazzo! 《Sei un pozzo di scienza. Ma in questo caso Freud si sbaglia.》Fa di no con la testa e un sorrisetto. Maledizione! Non può essere! 《Sei maledettamente arrapante, mio dolce cuore.》Sussurra sensuale e subito noto la sua erezione. No! Ancora? Scoppia a ridere e mi lascia di sasso. 《Andiamo a dormire, sei stanca.》Alzo gli occhi al cielo. 《Avevi ragione, sei più esigente di me. Mi arrendo.》Fa un sorrisetto compiaciuto e mi prende in braccio. 《Non è una gara, ma sono contento che finalmente hai capito che io posso soddisfarti, mio dolce cuore. E questa è la cosa fondamentale.》Mi stende a letto e mi prende tra le sue braccia, dandomi tanti piccoli baci bagnati sul viso. 《Rilassati mia dolce fatina. Con me toccherai sempre l'apice del desiderio e tutto ciò che ti farò sarà sempre perché tu lo vorrai.》Ho ancora il respiro accelerato, sono ancora profondamente turbata, ma sento l'eccitazione ancora più forte. Chiudo gli occhi tra le sue carezze e i suoi baci, sempre con le immagini del sogno ben vivide che mi tormentano. "Un sogno realizza allucinatoriamente un desiderio. Un sogno realizza allucinatoriamente un desiderio. Un sogno realizza allucinatoriamente un desiderio."

𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼‍♀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora