Urla mi svegliano nella notte e subito mi alzo come in trans, sento i campanellini suonare ad ogni mio spostamento mentre mi muovo nell'oscurità della notte. Sono stanca e vado nella cameretta e li trovo in lacrime. 《No, sssh... la mamma è qui.》Riesco a prenderli entrambi, mi accomodo sulla sedia a dondolo di vimini e mi scopro i seni, li avvicino ai loro musetti urlanti, si attaccano all'istante e sorrido chiudendo gli occhi, ma cercando di non addormentarmi o è la fine, anche se sono distrutta, ho molto sonno arretrato e i capezzoli che mi bruciano a morte. Ma il senso di amore che provo per loro è infinito, che la scelta di allattarli è stata naturale. Bacio le loro testoline e li annuso, sanno di buono, di delicato. Quanto li amo... 《Amo questa immagine.》Sollevo il viso e lo trovo a braccia incrociate, appoggiato allo stipite della porta. Mi fissa in modo penetrante, persino dalla penombra riesco a scorgere uno sguardo particolare che mi smuove le viscere. È intimo, d'amore perché sto allattando i nostri figli e... torbido. Forse è solo la mia immaginazione perché sono stanca e ormai ho le visioni. Si avvicina con fare sensuale mentre continuo a dondolarmi, sperando che crollino il prima possibile perché sono davvero esausta, due neonati sono troppo faticosi, anche se Carter mi aiuta moltissimo, addirittura ha trasferito l'ufficio a casa, per essere sempre vicino a me e ai nostri figli. Si fa al mio fianco e mi sorride amorevole. 《Tutte le volte che ti vedo così... mi scateni dentro il fuoco.》Sbatto le palpebre assonnata. Cosa? Mi sono immaginata ciò che ha detto, lo fisso e mi fa il suo ghigno. No! Lo ha detto! Spalanco gli occhi. Sono sveglissima ora. 《Che vuoi dire?》Mormoro. 《Che mi scateni istinti turpi e primitivi.》Non respiro più, forse ho anche smesso di dondolarmi. Si avvicina e sta ad un soffio dalle mie labbra, il suo respiro caldo mi scuote, mi anestetizza. Poi mi bacia, lento, la sua lingua accarezza le mie labbra con amore e poi si stacca e mi ritrovo ad ansimare. Lo fisso doppiamente rincoglionita. Cosa sta succedendo? Bacia teneramente le testoline dei nostri figli e quello determina la mia disfatta. Amo vederlo così paterno con i nostri figli, è molto sexy e mi fa provare un amore così profondo... 《Ti aspetto in camera.》Ammicca sensuale e sono già bagnata. Guardo i miei figli che ciucciano ancora e sospiro. Ho voglia di lui, indubbiamente, ma non so se il sonno è più forte. Mi sento disperatamente combattuta. Dopo un pò sono di ritorno in camera da letto, ma non sono più rintronata, ho le viscere che vanno su e giù, perché quello che mi ha detto in cameretta mi ha sconvolta e ora i miei ormoni si sono risvegliati pericolosamente con una voglia smaniosa nell'intimo. Entro in camera, è buio, scorgo la sua figura a letto, forse si è addormentato, dopotutto è notte, siamo esausti entrambi. Riesco a deglutire, ma ammetto che una punta di delusione mi porta un dolore lancinante allo stomaco e sospiro giù di tono. Mi sdraio ancora più delusa, ma in un istante mi acciuffa come un felino e sono sotto di lui. Oddio! Ansimo eccitata e sorpresa. Riconosco nel buio quel ghigno e il cuore mi scoppia di gioia. Mi desidera sempre, nonostante i cambiamenti del mio corpo, anzi sembra che il suo desiderio sia diventato più ardente. 《Finalmente sei mia.》Rido piano e lui subito si avventa sul mio seno, suggendomi un capezzolo. 《No! Non puoi!》Mi bruciano, ma subito sento la sua lingua, il modo in cui la muove e dentro di me si apre un varco. 《Oddio!》Gemo pianissimo per non svegliare Azzurra. 《Sssh... calma.》Il suo sussurro caldo mi annienta, ed è come se non sentissi più bruciore al capezzolo. 《Sei così deliziosa.》Riprende a suggere sensualmente concentrato e ringrazio che non usa i denti. Sento ogni mio muscolo allentarsi, la testa vorticarmi, ma è sbagliato... È tutto così proibito, e... la fine.
Apro gli occhi sussultando. Sono un bagno di sudore, eccitata, ansimo e ho gli occhi sbarrati. Due braccia forti mi stringono fino a portarmi ad un corpo duro e caldo. 《Che succede?》Mormora preoccupato. Mi volto ad incontrare i suoi occhi grigi apprensivi e lo fisso sconvolta. Frammenti del sogno appena fatto mi scorrono davanti e mi agito. Lo allontano da me e subito aggrotta la fronte. 《Che succede Bell?》Lo fisso ancora completamente turbata, disorientata, scombussolata e tremante. Non riesco più a deglutire. 《Amore mi stai spaventando. Che ti prende?》Perché ho sognato una cosa simile? Forse perché leggeva quelle riviste? Il mio inconscio ha lavorato su questa cosa, soprattutto perché lui è un uomo molto passionale e insaziabile. 《Bell?》Mi richiama incupito e lo comprendo anche, l'ho appena respinto e mi comporto come se avessi al mio fianco il demonio. 《Ho fatto un sogno.》Farfuglio stonata. Serra le mascelle e vedo che pulsano, è ancora crucciato. 《Vuoi dire un incubo.》Mormora sempre più grave. No, accidenti! Non era un incubo! Sbatto ripetutamente le palpebre, mi sento molto confusa, scombussolata interiormente. Passo una mano tra i capelli e sento che sono un bagno di sudore, Carter allunga una mano verso di me cercando di avvicinarsi, ma io mi muovo nella direzione opposta e leggo sul suo volto la sofferenza per essere stato appena respinto ancora una volta. Ci fissiamo, ansimo sempre più agitata e mentre lo guardo mi chiedo chi è. Infondo non lo conosco così profondamente nell'intimità. Nei suoi occhi leggo il terrore. 《Bell, qualunque cosa hai sognato... era solo un sogno, non ero io. Io non ti farei mai niente di male. Lo sai, vero?》Mormora agitato, con il respiro pesante. Continuo a fissarlo con un'infinità di sensazioni strane. Io non voglio allattare! È fuori discussione! Non fa parte di me! Ma quello che ho sognato è strano. Era così reale, tanto che mi ha scossa. Non per aver allattato i miei figli, ma per ciò che lui mi ha detto, per il dopo. Ciò che ha fatto e come lo ha fatto. È stato... 《Bell?》Si avvicina e io salto fuori dal letto. Si acciglia dischiudendo le labbra, il solco profondo, gli occhi di ghiaccio che schizzano da una parte all'altra inchiodandomi. 《Sì può sapere che cazzo hai sognato?!》Chiede nervoso, vedo che si trattiene, è decisamente esasperato. Ma io non sono pronta per affrontare questa cosa. È stato solo un sogno, e deve morire, non essere alimentato.
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
Любовные романыAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...