Tinkerbell. Capitolo 143

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L'aria accarezza il mio corpo nudo, è piacevole, carezzevole. Inspiro profondamente e riconosco l'odore di mare e di verde e lentamente sorrido. 《Mmh...》Improvvisamente mi accorgo che l'aria mi accarezza perché non sento più il corpo caldo di Carter al mio fianco. Non c'è, allungo una mano e non lo sento. Apro pigramente gli occhi e metto a fuoco la stanza luminosa e lo vedo seduto, nudo, sul divanetto di fronte a me, con in mano un album da disegno e una matita. Spalanco gli occhi. 《Buon giorno mio dolce cuore. Sei stupenda quando dormi e non ho resistito.》Sorride con un certo imbarazzo e lo trovo ancora più bello quando è intimidito. 《Ti prego non ti muovere, sto per finire.》Mi avvisa dolcemente, così resto ferma, con il corpo completamente nudo, con le catene che brillano sul mio corpo fino al ventre e il braccio allungato sul materasso verso il suo lato. Lo studio desiderosa, è una favola la mattina, ma lo ringrazio mentalmente che non mi abbia svegliata, ero troppo stanca e avevo decisamente bisogno di riposare. 《Mi sento Rose in Titanic.》Rido imbarazzata, mi sta disegnando in ogni particolare e la cosa mi mette un pò a disagio. I suoi occhi mi fissano con un guizzo lascivo e torbido. No, lui sicuramente non è Jack Dawson. 《Tu sei divina. Lascia stare Titanic.》Mormora con lo sguardo attento al disegno e sento il rumore della matita sul foglio. 《Bè anche tu sei decisamente meglio di Di Caprio.》Rido maliziosa, pensare che tempo fa mi ero presa una cotta per quell'attore e ripenso al nostro primo appuntamento al cinema all'aperto, era un film con Di Caprio, mi lancia un'altra occhiata esplicita e sono senza fiato. 《Sssh... rilassati.》Mormora. 《Mentre mi ritrai con quello sguardo lì? Come faccio?》Si gratta il mento e prende un profondo respiro, poi mi fissa il corpo, concentrato, e sento il vuoto allo stomaco. 《La prima volta che ti ho incontrata sono rimasto folgorato.》 Dice serio, senza togliere la concentrazione a ciò che sta facendo. 《E ho subito pensato a Perseo.》Dischiudo le labbra sorpresa, conosco quella cronaca greca, è bellissima. 《Ti ho vista urlante, spaventata... proprio come Andromeda, legata allo scoglio. Suo padre aveva deciso di sacrificare una delle sue figlie vergini, per colpa di Cassiopea, che aveva spinto le Nereidi a chiedere a Poseidone una degna punizione per le offese ricevute. Così bella, pura, una dea che mi ha fatto dimenticare chi sono.》《Mi hai salvata dal mostro dei mari.》Sussurro con il cuore che batte come un tamburo. 《Sì, e con l'aiuto della testa di Medusa ho sconfitto il mostro.》《E poi Perseo la sposa.》Aggiungo rapita. 《Esattamente, come farò io. Ed ebbero sei figli.》Rido. 《Per ora pensiamo a questi.》Finalmente gli strappo una risata, e tutte le volte che ride mi riscalda il cuore, è calda, fa un rumore di gola... è delizioso. 《In realtà io mi sono sempre sentita come Persefone. Tradita da un fottuto narciso, per cadere dritta negli inferi e mangiando con l'inganno sei semi di melograno ho sposato il dio dell'inferno.》Mi guarda accigliato. 《Tu sei la mia Andromeda. E io ti ho salvata.》Il suo tono non Ammette repliche, così mi ammutolisco sentendomi avvampare dall'imbarazzo. Non sono abituata avederlo inflessibile con me. Si concentra nuovamente sul disegno e dalla vetrata aperta entra una bellissima farfalla variopinta, è coloratissima, i colori sono fantastici, sfumano tra il turchese, blu, arancio, viola, e improvvisamente vola verso il mio braccio allungato, si posa sulla mia mano e sgrano gli occhi, stupita. 《Oh mio Dio.》Guardo Carter e lo vedo con gli occhi estasiati. 《Sssh... non ti muovere.》Lo vedo muoversi più velocemente e capisco che sta disegnando la farfalla. È così magico! Incredibile! Una cosa inverosimile. Non voglio più andare via da qui. Guardo le sue bellissime ali muoversi piano, mi incanta. Cosa farà? Mi annusa? Perché? Che ho di speciale? 《Ha riconosciuto la sua regina.》Mormora rispondendo alla mia domanda inespressa con sguardo ardente e tutta l'aria nei polmoni mi abbandona. Mi sento leggerissima e fantastica attraverso ai suoi occhi argentati. 《Ho finito!》Esclama, ma la farfalla è ancora ferma, io sono imbambolata. Non mi è mai successa una cosa così magica. Poi lo guardo, mi sorride e io ricambio piena d'amore e finalmente la farfalla si muove, va verso Carter, si posa sul suo polso ossuto, vicino il Rolex, come quasi per un saluto. Questa cosa mi lascia senza parole, leggo sul volto di Carter l'intensità con cui la guarda, comprendo che per lui è qualcosa che va oltre e onestamente comincio a capirlo, forse ha ragione lui... poi, vola fuori la vetrata. Mi sollevo cercandola, ma non la vedo più.

🦋♥️

𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼‍♀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora