Siamo in macchina, nell'oscurità fisso il profilo perfetto di Carter che guida concentrato. Touch dei Cigarettes after sex si diffonde dalle casse in maniera soffusa, mentre Azzurra è crollata sul sedile posteriore. Mi volto a guardarla, dorme tranquilla e profondamente, è distrutta. Ritorno a fissare Carter. Premo la testa sul poggiatesta e lo studio con desiderio. 《Ti amo.》Mormora e si volta a guardarmi innamorato. Sorrido felice e subito gli afferro la mano poggiata sullo sterzo e me la porto sul ventre. Il respiro è più forte, mentre poggio una mano sopra la sua e la stringo forte premendola sul mio ventre. Allora lui prende in una morsa il mio ventre e stringe. Ansimo, mentre lo vedo dischiudere le labbra, con il volto ancora concentrato alla strada. 《Il giorno che sono andata a fare la prima visita ero nervosa.》Inizio in un mormorio molto basso. 《Ce l'avevo con il mondo perché non volevo quel figlio, perché a quel punto sapevo che era finita davvero.》Respiro a fatica, mentre la sua fronte si fa più corrugata. 《Tu non mi avresti più voluta. Perché nonostante lo avessi sposato... io speravo che un giorno fossi venuto a cercarmi, che mi avresti trovata, allora io sarei scappata con te.》Deglutisce a fatica, ma i suoi occhi non smettono di fissare la strada. 《Ma sapevo che con un figlio non lo avresti mai fatto e volevo morire.》La voce si incrina e tremante prendo un altro respiro. 《Ho vissuto quella visita addolorata, perché ti avevo perso e quando ho sentito i battiti del suo cuoricino... ero felice. Quando Arthur mi ha sorriso mi sono convinta che ti avrei dimenticato per sempre. Non è mai successo. Amavo mia figlia e desideravo te... tutte le volte che...》M'interrompo scacciando il doloroso nodo alla gola. 《Mi rifugiavo nei nostri ricordi, nelle tue carezze.》L'angolo dell'occhio s'increspa maggiormente, sta trattenendo l'emozione, la sua mano stringe più forte e mi fa stare bene. 《Ma devo confessarti una cosa grave.》Mi fermo in ansia. 《Non c'è niente che non puoi dirmi.》Esclama con voce roca, ricordandomi l'episodio in cucina con le castagne e il vino. 《Un giorno, prima della visita, quando il test mi diede positivo, andai fuori di testa e volevo... volevo...》《Sssh... okay. È normale, dopo quello che hai detto. E poi eri una ragazzina. È il bastardo che andava evirato.》Le sue parole calde sono un balsamo per la mia anima tormentata. 《Voglio che tu sappia che è successo solo una volta e che mai più mi è sfiorato il pensiero di sbarazzarmi di mia figlia. Dopo aver sentito il suo cuore è scattato il mio istinto materno. Ma provo ancora rancore per me stessa perché amo follemente Azzurra e stavo per commettere un errore indescrivibile.》《Non l'ho mai dubitato Bell. Si vede benissimo che la ami profondamente. E non devi assolutamente pensare male di te. Non è successo. Non tormentarti più. Sei una madre meravigliosa.》Mi tranquillizza con quella calma che mi rassicura sempre. 《Domani invece ascolteremo il cuoricino di nostro figlio e per me è... la gioia più grande.》Si volta e il suo sguardo è intenso, penetrante. 《Non immagini neanche che gioia è per me Bell. Mi sembra un bellissimo sogno.》Gli sorrido mentre una lacrima scende e lui subito si avvicina stampandomi un bacio lampo, sorridente ritorna a concentrarsi sulla strada. 《Stasera voglio guardare un film con Azzurra.》Lo informo. 《Ne sono contento. Io sbrigherò del lavoro. Staremo insieme sotto le coperte amore.》Sorrido con un languore nell'intimo e stringendogli ancora la mano.
La pioggia mi bagna e sollevo il volto verso il cielo plumbeo, le gocce cadono fredde e serrate, colpendomi, ma non sento nulla. Niente. Né freddo, né dolore. Le lacrime si confondono con quelle del cielo e poi urlo. Un urlo che mi lacera l'anima, che riporta con violenza il dolore, e mi soffoca. Mi piega in due, lasciandomi senza respiro e con la gola che brucia. Gli spasmi aggrovigliano le viscere e una morsa allucinante al ventre mi fa accasciare sul fango.
Apro gli occhi in un bagno di sudore e affannata. Il mio viso preme sul petto di Carter, che mi stringe forte. 《È stato solo un incubo. Ci sono io qui, amore mio.》La sua voce calda e rassicurante mi calma, mi bacia con amore la tempia. 《Dormi.》Gli bacio il petto e mi stringo più a lui chiudendo gli occhi e abbandonandomi nelle braccia di Morfeo.
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...