Mi bacia la cicatrice e mi accarezza i capelli che ormai sento completamente bagnati. Con amore la bacio profondamente e pian piano mi sollevo uscendolo. 《Nooo...》Si lamenta scontenta. La stringo all'istante al mio corpo. 《Lo so, ma non posso fare diversamente, amore mio.》Bisbiglio roco. Sistema il suo viso sul mio petto, lo bacia, lo accarezza... 《Non ne ho mai abbastanza di te... sei così bravo e amorevole. Ti amo profondamente Carter.》Sorrido. 《La cosa è reciproca. Mi appaghi, ti desidero e ti amo con la stessa intensità. Il tuo amore nei miei confronti è vitale Bell. - Faccio una pausa. - Sei la mia famiglia, mi dai calore, ciò che mi è sempre mancato, e che mi ha fatto soffrire da morire da piccolo.》Bell si solleva per guardarmi, è preoccupata. 《Tua madre era una statua di ghiaccio con te, vero?》Sento il cuore stringersi ma serro i denti e respingo quel sentimento, lo uccido sul nascere. 《Non mi ha mai amato.》Si acciglia, con gli occhi amareggiati e assonnati. 《No, non è vero.》Con una mano cerco di riportarla al mio petto. 《Lascia perdere, riposati, tra poco ti porto a letto, sei distrutta. Mette forza e mi guarda seria. 《No, Carter una sera le ho parlato.》Sussulto. 《Di cosa?》Mi faccio attento. 《Di te.》Di me? Il cuore via via aumenta i battiti. 《Non sapevo che eri il mio Carter...》Si ferma a riflettere un attimo e aspetto trepidante. Che diavolo le avrà detto? Di certo non cose belle. 《Trovavo Alexa una lastra di ghiaccio, ma mi colpirono profondamente le sue parole quella sera. Lei non accettava la tua natura perché gli ricordavi Richard, che lei amava da morire, ma che allo stesso tempo credeva di odiare. Ad un certo punto gliel'ho palesato e a quel punto hai fatto la magia Carter. - Corrugo la fronte non capendo. - Lei si è trasformata, era diventata ricettiva, e mi ha parlato di quando ti ha messo per la prima volta in braccio. Era completamente folgorata e innamorata di te.》《No. Ti confondi, forse si riferiva ad Arthur.》Dico agitato, anche se sento la speranza nascere dentro di me. Fa di no con la testa, con un'espressione cocciuta. 《Invece parlava di te. E di come vedeva l'aiuto da parte di tuo padre alla tua crescita personale, come un allontanamento a lei. Noi madri quando accompagniamo i nostri figli il primo giorno di scuola... è traumatico Carter. Non lo accettava, ti voleva con sé, addirittura detestando le premure di tuo padre, mentre Richard ti stava formando, e mi ha confessato che un giorno tornato dal collegio la guardasti con odio e da quel giorno si è convinta che era così.》Non ci credo. 《E perché non me ne ha parlato? Perché mi guardava con disprezzo?》Tranne quel giorno. Mi guarda con condiscendenza. 《Carter tua madre era una donna particolare, algida... certe cose non le comprendeva perché limitata, non comprendeva una natura passionale, le attenzioni di tuo padre, perché era cresciuta in un ambiente con idee conservatrici e cattoliche, davvero non lo capisci?》La fisso colpito, è così empatica e intelligente. 《Quella sera le dissi di parlarti, perché era importante per entrambi e lei mi ha sorriso, capisci? Lei mi ha sorriso affettuosamente e ho capito che lo avrebbe fatto.》Abbasso lo sguardo e ripenso ancora a quel giorno. 《Che succede?》Si fa preoccupata. Sospiro profondamente e la guardo con amore infinito. 《Tu sei il mio angelo, ecco cosa succede. Tutto quel poco che è stato illuminato da un raggio di luce nella mia vita, è stato solo grazie a te Bell. Sei così profonda e materna, i nostri figli sono fortunatissimi.》《Oh Carter.》Si unisce al mio corpo e mi bacia, riesco a cogliere l'intensità di questo bacio e lo ricambio in pieno muovendo la lingua fino in profondità donando tutto il mio amore in questo gesto intimo e profondo, sentendomi improvvisamente fragile. Per la prima volta sento che posso abbandonarmi. Lei è la mia asse ferma, la mia casa. Lei è l'amore. Quello vero. Puro.
《Mamma! Mamma!》Corro verso la camera da letto e la trovo seduta comodamente di fronte il suo enorme specchio dalla cornice rococò oro, che si trucca con attenzione. Il suo vestito rosso dal gonnellone semi ampio è di velluto, mi piace, la fanno sembrare una bambola bellissima. Mi avvicino piano, passando con le mie ciabattine sul tappeto chiaro dal pelo alto. Quando sono al suo fianco la studio incantato. Lei si volta a guardarmi. 《Carter. Vuoi qualcosa?》Annuisco incantato. 《Voglio guardarti.》Mi fa un bel sorriso, che mette in mostra la sua bella dentatura bianca e perfetta, poi ritorna a fissarsi allo specchio e si passa qualcosa su tutto il viso con un pennello. Mi piace guardarla, è molto bella, ha gli occhi azzurri, il naso piccolo e appuntito e le labbra che sono più belle quando le colora con il rossetto rosso. 《Sei stanco di giocare?》Mi chiede con quello sguardo che mi fa capire che è contenta che sono qui con lei. 《Voglio stare con te.》Mi sorride ancora e sento il mio piccolo cuore balzare. 《Okay, siediti vicino a me.》Mi indica con la mano lo spazio vuoto della sua ottomana e mi siedo tornando a guardarla. 《Sei bellissima mamma.》Le dico completamente innamorato di lei. 《Grazie Carter. Anche tu lo sei molto.》Vorrei che mi dicesse qualcosa di bello, che mi abbracciasse. Io ho paura di sgualcirle il vestito se lo faccio. Sta dritta e mi guarda sorridente. 《No, tutti dicono che somiglio a papà e che invece il mio fratellino ti somiglia, ma è ancora troppo piccolo.》Posa i trucchi e mi guarda seria. 《È vero sai, ma tuo padre è molto bello.》Mi parla con gentilezza. 《No. Non è così.》Vedo che si fa triste, poi però mi fa un piccolo sorriso che mi fa arrossire. 《Sai cosa abbiamo in comune Carter?》Faccio di no con la testa e con il dito indice mi tocca il naso. 《Hai il mio naso. Ed è il mio pezzo forte, perché gli occhi di tuo padre sono molto più belli dei miei. Quindi sei molto più bello tu di me.》Subito l'abbraccio e la stringo, perché mi è mancata, non voglio andare più in collegio. Voglio stare più tempo con lei, voglio che mi faccia una torta di mele, che mi racconti una fiaba prima di addormentarmi, che mi coccoli. Quando sento che mi stringe, schiaccio il mio viso sul suo seno caldo e vorrei che questo momento non finisse mai. Mi bacia la testa e mi accarezza i capelli. Mi vuole bene? Vorrei che me lo dicesse...
Le lacrime scendono copiose nel silenzio della notte, dove solo il rumore del respiro di Bell che dorme sul mio petto e il leggero creptio del fuoco sono udibili. Quello è l'unico momento di vero affetto con mia madre, ma anche ora che ci ripenso, non mi sembra neanche poi così affettuoso. Ero io che all'età di quattro anni la cercavo, ne ero incantato, innamorato, come qualunque figlio a questo mondo. Ma solo con gli anni ho capito che la vera bellezza non è quella estetica, ma quella dell'animo. Un altro ricordo torna a tormentarmi, ma lo reprimo con forza. Il giorno che mia madre venne a trovarmi in ufficio, che mi abbracciò, che mi disse parole che ancora tutt'ora non accetto. Il giorno che dissi addio a mia madre. E stanotte ho scoperto che è grazie a Bell che lei è venuta da me. Chiudo gli occhi e serro le mascelle con forza. Basta! Ora ho la mia famiglia. Il mio angelo, che ha convinto mia madre ad aprirmi il suo cuore... la mia unica ragione di vita.
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...