Carter. Capitolo 195

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La cena è impeccabile. La carne è cotta al punto giusto e le patate... sono divine. Quando Bell porta a tavola la torta di mele, ho l'acquolina in bocca, guardarla è paradisiaca. Nel momento che fisso la torta ecco che li trovo tutti e tre difronte a me che cantano Happy Birthday e sono sconvolto. Non sono abituato a questo. Nessuno mi ha mai cantato Happy Birthday con affetto. Dovrebbe imbarazzarmi visto l'età. Invece sento il cuore gonfio d'amore, tanto che mi viene da piangere. Mi sento uno sciocco, ma vedere mio fratello cantarmi Happy Birthday con espressione felice, mia figlia che canta sorridente tra un applauso e l'altro, e Bell, la mia dolce fatina. La mia futura moglie e madre dei miei figli, che ora mi guarda con gli occhi lucidi e un sorriso tremante e infine applaude. Lei mi legge dentro. Sente ciò che ho dentro. 《Auguriii!》Strilla entusiasta Azzurra. Mi appresto a soffiare le candeline. 《Non dimenticarti il desiderio!》Urla Azzurra. Le sorrido. 《Io ho già tutto quello che desidero.》Dico. Ma comunque: Desiderio invecchiare con mia moglie e i miei figli. Morire insieme alla mia dolcissima moglie, per non separarci più. E con questo ultimo forte pensiero, soffio le candeline. Sento applaudire, poi vengo ricoperto di abbracci. 《Apri i regali ora!》Urla Azzurra. Annuisco sorridente. Ovviamente tengo per ultimo quello di Bell. Sto per aprire il pacco di Azzurra, quando Michael tira fuori dalla tasca un pacchetto lungo. Corrugo la fronte. 《Non era necessario.》Gli dico sincero, infondo la cosa che per me ha più valore e che lui sia qui stasera, e questo è grazie a Bell. Michael mi fa un sorrisetto di chi la sa lunga, così scarto il suo regalo. Quando vedo la scatoletta rimango scioccato. 《So cosa piace a mio fratello.》Lo guardo affettuosamente e sono senza parole. È una Montblanc edizione limitata in onore di Victor Hugo. Non è una semplice stilografica. È la stilografica per eccellenza. 《Questa mi mancava.》Dico sorridente. Vado ad abbracciarlo. 《Grazie.》《Sono felice che ti piace, è da un pò che mi appunto tutte le Montblanc che hai, per regalarti quella che ti mancava.》La sua attenzione nei miei confronti mi commuove. 《Ma insomma! È solo una penna!》Esclama Azzurra. Ridiamo. 《Una penna che mi ha regalato mio fratello.》Sottolineo e riesco a leggere l'emozione di Michael nel suo viso. 《Ora apri il mio.》Dice Azzurra portandomi il pacco. Rido emozionato e mi siedo. 《Vieni qui, apriamolo insieme.》Viene di corsa a sedersi sulle mie ginocchia e comincia a scartare. Chissà cos'è. È un libro creato da lei. La copertina rigida ha attaccato dei fogli scritti da lei con penne colorate. Dice: Il mio papà è: Il mio eroe, il mio principe, coraggioso, amorevole, bellissimo, divertente, giocherellone, un perfetto cuoco, un'artista. Lo amo da morire e lui ama me altrettanto. Fino alla luna e ritorno. Il cuore mi scoppia nel petto e trattengo le lacrime, apro il libro. È pieno di pagine che lei ha scritto per me. Delle annotazioni. Riesco a leggere chiaramente una pagina dove c'è scritto: Stasera papà è entrato mentre dormivo e mi ha detto che mi vuole bene fino alla luna e ritorno. È stato bellissimo! Mi sento troppo felice. Non ho resistito e mi sono alzata per scriverlo. Le lacrime mi scendono, non sono riuscito a controllarle, chiudo il libro e la stringo forte. 《Questo è il regalo più bello della mia vita. Grazie, tesoro mio.》La voce mi esce rauca per l'emozione. 《Prego, papà. Ti voglio tanto tanto bene.》La tengo tra le mie braccia ancora per qualche altro minuto, mi sento così devastato dall'amore. Voglio un bene immenso ad Azzurra. Lei è mia figlia! Punto! Quando mi ricompongo scorgo Bell asciugarsi le lacrime e Michael che la tiene stretta con un braccio attorno alle spalle. Non c'è malizia, neanche passione, è affetto fraterno. 《Adesso però apri quello più importante.》Dice Azzurra con voce più bassa, e non è da lei. Ha un sorriso strano, che mi fa ridere. 《Pensavo di averlo appena fatto, principessa Elsa.》《Dai, smettila di fare lo stupido. È normale che lo sia.》Rido tra le lacrime che non smettono di scendere. Da quando Azzurra è diventata così matura? No, lei lo è sempre stata. Scende dalle mie gambe e fa spazio alla madre. Leggo sul viso di Bell un'emozione molto forte, è palpabile, mentre si avvicina con il pacchettino in mano. Con la mano do un colpetto sulla mia coscia per invitarla a sedersi sulle mie gambe. Bell si siede e d'istinto la bacio inspirando forte. Ho bisogno di questo ora. Di sentirla. Annusarla. Sentire le sue labbra incollate alle mie. La sua pelle che sfiora la mia. Il suo respiro contro di me. E le sue mani che si perdono nei miei capelli. Ora vorrei solo concludere la serata e andare oltre. Toccare nuovi vertici. Unirla ancora di più a me. Quando ci stacchiamo ho il fiatone e Bell fa un risolino imbarazzato. Guardo Azzurra che ha l'espressione di una furbacchiona, stretta al fianco di Michael che sorride. Okay, è arrivato il momento. Scarto il pacchettino e apro il cofanetto Bvlgari. Cosa vedono i miei occhi? Un anello nero con la scritta Bvlgari e al centro un brillante. È raffinato, particolare, è ciò che mi legherà a Bell per sempre. 《Ti piace?》Chiede Bell con un filo di voce. La guardo e mi accorgo che è preoccupata perché non mi sono ancora espresso. 《È decisamente il mio stile. È perfetto.》Dico dando un tocco seducente al timbro della voce. Le esce fuori un sospiro di sollievo e ci guardiamo per un lungo minuto, poi alzo le sopracciglia. 《Allora? Me lo metti o no?》Chiedo sorridente. Scoppia a ridere, arrossendo. 《Certo, sì.》Prende l'anello e me lo fa scivolare sull'anulare sinistro. 《Calza a pennello!》Esclama soddisfatta. 《L'ho detto io che é perfetto.》Ribadisco piano, mi avvicino e la bacio con amore. 《Evviva!》Esulta in un urlo Azzurra. Questo ci fa ridere, ma l'emozione che dentro mi pervade è sconvolgente. Mi sento così felice. Credo che solo altre due prossime occasioni possono competere con la gioia che il mio cuore contiene in questo momento. 《Lo abbiamo scelto insieme.》Ci tiene a sottolineare e Bell annuisce sorridente. 《Ah non avevo dubbi.》Le rispondo ammiccando e arrossisce. È proprio come sua madre.
La torta è impeccabile, dire perfetta è un eufemismo. 《È troppo buona. Me la cucinerai ancora, vero?》Le chiedo fissandola penetrante. 《Ma certo. Mi fa molto piacere che la trovi così buona.》Replica lusingata. 《Lo è davvero Bell.》Dico serio. 《Grazie, ho messo lo yogurt.》Ma io la guardo molto intensamente, tanto da imbarazzarla. Solo io ci riesco. 《Credo che non è solo per via dello yogurt.》Dico penetrandola con il mio sguardo, tanto che Bell sorride emozionata, scostando un pò lo sguardo. 《Non sai quante ne ho dovute ingerire io.》Interviene in tono ironico Azzurra, rompendo l'incantesimo. Adoro che ha ereditato da me l'ironia. 《È stato così tragico?》Chiedo ridendo. 《Ma no, una volta ne ho assaggiato un pezzo in agenzia, era ottima.》Risponde Michael, mangiando la torta con appetito. Ho scoperto che è anche la sua torta preferita. Abbiamo molto in comune. 《Quella infatti è stato il giorno della svolta, in cui il mio pancino ha ringraziato mamma.》Continua Azzurra, facendo ridere noi adulti. 《Ma smettila, vedi come ti piace ora?》La punzecchia Bell. Ridiamo mentre Azzurra spalanca la bocca per mordere un bel pezzo di torta. È una serata magica, non lo dimenticherò mai.

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