Carter. Capitolo 92

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Sto andando a prendere Bell a lavoro, insieme ad Azzurra che si dimena allegramente ascoltando Billie Eilish in Bad Guy, sorrido scuotendo il capo. Ha proprio un bel temperamento, e per fortuna, perché dopo l'episodio traumatico sarebbe potuta cambiare radicalmente. Improvvisamente si fa largo nei miei pensieri una terribile certezza: non posso più confessarlo a Bell. Cristo! Metterei a rischio la gravidanza. Ma non posso neanche aspettato nove mesi, sono abbastanza intelligente da capire che le cose nascoste a lungo portano guai, o venire fuori in modo disastroso. L'unico modo è aspettare le sedici settimane e poi con estrema calma confessarle ogni cosa. Poi mi viene in mente una cosa e faccio una chiamata che silenzia Billie per dare spazio al suono degli squilli e Azzurra mi fissa aggrottando le sopracciglia. 《Buona sera Carter, dimmi.》Risponde prontamente. 《Carl, buona sera. Volevo notizie su Baker. - Vedo Azzurra irrigidirsi e subito le prendo la manina. - Lo hai stanato o no?》Sono più duro ora, perché lo voglio ammazzare con le mie mani. 《Mi dispiace deluderti Carter, ma ancora niente.》Sbuffo pesantemente stringendo con forza lo sterzo e straluno gli occhi dall'ira cocente. 《Si è nascosto bene. Ma prima o poi metterà il naso fuori e lo acciufferò.》《Aspetto quel giorno con ansia, perché lo voglio guardare negli occhi mentre gli farò esalare l'ultimo respiro.》Sento Carl sorridere e Azzurra stringermi la mano. 《Hai fegato Carter. Un uomo nella tua posizione...》《Un uomo nella mia posizione sa come muoversi. E visto che la giustizia non è stata in grado di sopprimerlo come un verme, allora lo farò io stesso.》Lo interrompo tagliente. Guardo Azzurra e le sorrido ammiccandole, ma vedo che è preoccupata. 《Quando lo trovo te lo faccio sapere.》《Aspetto con ansia.》E chiudo la chiamata, Billie riprende e Azzurra non ha più lo stesso entusiasmo. 《Andrai in prigione per colpa mia! - Strilla agitata. - Non voglio! Non puoi lasciarci! Lascialo stare!》Accosto un attimo e le accarezzo il viso. 《Non andrò in prigione tesoro mio. Non ho alcuna intenzione di lasciare te e tua madre. So cosa faccio. Ma tu non devi agitarti.》Vedo che l'espressione del suo viso si fa più speranzoso. 《Promettimelo! Promettimi che non gli farai del male e non ci lascerai.》No. Questo non posso farlo. Non posso prometterglielo. 《Ti prometto che non vi lascerò. E puoi stare tranquilla, perché io mantengo sempre la parola.》Le dico seriamente. 《Non mi hai promesso che non gli farai niente, quindi potresti finire in prigione.》È ancora impaurita. Mi faccio più serio. 《Azzurra. - La fisso per un attimo. - Io non sono un uomo che si fa arrestare. Quindi stai tranquilla, voglio che capisci che al mio fianco nessuno può farti del male, mai.》Si slaccia la cintura e mi abbraccia e io la tengo stretta. 《Non ti voglio perdere per nessun motivo. Ora che sei diventato il mio papà.》Piagnucola e la stringo più forte. 《Non mi perderai mai, tesoro mio, mai.》《Non l'hai ancora detto a mamma, vero?》Mi guarda in ansia. 《No.》Ammetto con un sospiro pesante. Fa di no con la testa. 《Non perdere altro tempo o non ti perdonerà per averglielo tenuto nascosto. E non perdonerà neanche a me.》È quasi alle lacrime e la stringo ancora. 《Non dire sciocchezze, tua madre ti ama da morire e poi tu non hai fatto niente.》Mi guarda sconfortata. 《Ti lascerà. O glielo dici ora, o non lo fare mai. Se no perderò voi.》Le sue parole mi feriscono, mi fanno sanguinare il cuore. E se Bell mi lasciasse davvero? Ma aspetta il nostro bambino... 《Non glielo permetterò mai tesoro. Ricorda cosa ti ho detto oggi: per me non esiste il divorzio e la sposerò prima.》Chiude gli occhi stringendoli forte e poi porta le mani sul viso e scuote la testa. 《Oh Dio!》Sorrido con l'amaro in bocca, perché ammetto di essere molto spaventato se casomai Bell mi allontanasse.



Azzurra spalanca la porta a vetri che fa suonare il campanellino e sorrido. Tinkerbell... Entro e non sono pronto a quello che mi si presenta davanti. George?! E di fronte la postazione di Bell e si volta sorridente. 《Ciao Carter!》Aggrotto la fronte furente. 《Ciao George, ma che bella sorpresa.》Azzurra è abbracciata ad una collega di Bell che la sbaciucchia. 《Buona sera.》Ecco la svampita che mi si piazza davanti allungandomi la mano che stringo cordialmente con un sorriso gentile. 《Ciao, tu sei...?》《Io sono Thish, mentre la ragazza che ha in braccio Azzurra è Asla, la sua madrina.》Ah! Non sapevo che Asla ha battezzato Azzurra, quello avrei dovuto farlo io, in quanto zio. 《Ci siamo già incontrati tempo fa. Non mi riferisco alla scorsa settimana, ma anni fa.》Le dico un pò accigliato. Lei aggrotta la fronte, guardandomi attentamente. 《Sul serio? E non mi ricordo di uno come te?》《Thish!》La rimprovera Asla. Sogghigno. 《Forse non stavi bene tu, quel giorno.》Bell mi viene incontro, mi cinge il collo per baciarmi e io la stringo soddisfatto. Non gli ha ancora vomitato addosso? 《Che ci fa qui?》Le sussurro sulle labbra. Trattiene un sorriso, ma la cosa non mi diverte per niente, sta invadendo troppo il mio territorio. 《Vuole conoscere qualche donna.》Bisbiglia, mentre Azzurra tra risate e chiacchiere fa un baccano infernale. Strabuzzo gli occhi basito. Che razza di imbroglione! 《Che ci fai qui?》Chiedo con tutta l'autorità possibile per chiarire che ora ha sorpassato il confine, tenendo stretta Bell per la bassa schiena. Lui mi sbeffeggia con un sorriso, stando ancora tranquillamente appoggiato alla scrivania di Bell, con le caviglie incrociate. Noto le sue amiche guardarci come si assiste ad un match di Wrestling e Azzurra attenta tra le braccia di Asla. 《Cosa potrei mai fare qui Carter?》Scuote leggermente il capo con fare ovvio e mi viene voglia di spaccargli la faccia per togliergli dal viso quel ghigno derisorio. 《Cerco una compagna.》Rido canzonatorio. 《Sul serio? Ma non ti piace tanto scartare per poi assaggiare ed infine sputare?》Le due hanno gli occhi fuori dalle orbite, Azzurra copre la bocca mentre sghignazza, ma non perché abbia realmente capito la battuta, ma solo perché l'ho colpito, e Bell mi fissa attentamente. 《Tu amico, lo sai meglio di me.》Ammicca nella mia direzione e stringo la mascella così duramente che sto per spezzarla. 《Sì, ma riguarda il passato. Io e Bell stiamo per sposarci.》Corruga appena la fronte, mettendo in risalto ogni ruga, anche quelle agli angoli degli occhi. 《Ah sì! Ho notato il cuore dell'oceano al dito. Di certo non sei discreto Carter.》Ho un moto di nervosismo e sto per muovermi, quando Bell preme la sua mano sul mio petto e con l'altra con cui mi tiene stretto, mi stringe il fianco. 《Il mio anello è stupendo George. Non permetto a nessuno di sbeffeggiare mio...》Sorride appena, il mio cuore fa una capriola e subito ogni sensazione negativa scompare da ciò che rappresento per lei: mi sente come suo marito, è la seconda volta che commette questo bellissimo errore. 《Il mio fidanzato. - Si raddrizza facendosi serio. - Quindi se sei venuto sul serio per conoscere una persona, ti aiuto, in caso contrario... ti consiglio di lasciarmi in pace.》Voglio farle un applauso, ma mi limito a baciarle la tempia e a fulminare con gli occhi George, che ora sorride come dispiaciuto.

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