<Se parli di un amico dici "è davvero simpatico" non "è la ragazza più bella sulla quale i miei occhi abbiano mai posato lo sguardo in diciotto anni di vita e mezzo".> ride.
<Ha detto questo? Insomma, lei non dovrebbe dirmi queste cose.>
<Ha detto proprio così e, io amo mio figlio, ma parla solo ed esclusivamente di te.> mi sorride.
Charlie apre la porta.
<State parlando di me?> chiede.
<No.> dice subito sua madre.
Lui ci fissa maleficamente.
<Che cosa le hai detto?> ringhia.
<Niente.> ride.
<Mamma.> ringhia.
<Le ho solo detto di quanto tu adori parlare di lei.>
<Mamma!> è scioccato.
<Che c'è? Io vi credevo fidanzati.> si giustifica.
Charlie è rosso, ma veramente tanto e non credo sia colpa della febbre.
<Non lo siamo.> mormora.
<Lo so, me l'ha detto. Comunque, Emma, potresti darmi il tuo numero? Non si sa mai.> mi sorride.
<Certo.> Lei mi porge il telefono e io inserisco il numero.
<Mamma, lasciala in pace.> dice Charlie.
<Charlie, torna dentro e dormi.>
<Ma mamma...> sbuffa.
<Charlie. Non te lo dico più.>
<A domani, Emma.> barcolla fino a me e mi abbraccia.
Mi sento a disagio sapendo che sua madre è lì.
Mi bacia entrambe le guance e io faccio lo stesso.
Si allontana e stringe la mia mano fino all'ultimo.
Non smette di guardarmi finché non rientra.
<Grazie ancora, Emma.> mi sorride e mi abbraccia.
<Non deve ringraziarmi.>
<Dammi del tu d'ora in poi. Ci vediamo.>
<Arrivederci.> mi allontano e me ne vado.
La sento rientrare in casa.
Ho avuto le labbra di Charlie contro le mie per un secondo ed è stato incredibile.
Ho davvero creduto di piacergli fino a quel punto.
Mi sento stupida.
Lui non ne sa niente, vive sereno.
Ho bisogno di dichiararmi, sto per scoppiare.
Chiamo Caroline.
<Emma, dimmi.>
<Caroline, devo dirgli tutto. Poco fa è svenuto addosso a me e ci siamo baciati. Cioè, le nostre labbra si sono semplicemente scontrate ma è stato fantastico ugualmente.>
<Non dovresti essere tu a fare il primo passo. Se è veramente interessato si farà avanti altrimenti non ne vale la pena.>
<Sì ma non posso più vivere con questo peso, Dio Santo.>
<Sai come la penso.>
<Ci vediamo per studiare?>
<Veramente ora sono impegnata.> ride e sento la voce di Cam in sottofondo.
<Ah, già. Tu sei fidanzata.> borbotto.
