CAPITOLO 26

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<Uhm. Okay. Grazie.>
<Figurati. Oh, Charlie mi ha chiesto di dargli consigli, devo andare da lui.>
<Che genere di consigli?>
<Anche i ragazzi si fanno complessi.> ride e esce dalla mia stanza.
<Ci vediamo alle undici meno dieci.> grida.
<Okay.> rispondo.
Proprio non me lo immaggino Charlie seduto davanti al suo armadio, indeciso sul da farsi.
Mio padre torna alle dieci.
Crede io stia già dormendo.
Mi trucco e mi vesto in fretta.
Metto delle vans bianche per essere comoda, non so per quanto resterò in piedi.
Sono su di giri.
Alle undici meno dieci Caroline è sul marciapiede.
Esco fuori dalla finestra e mi arrampico sul cigliegio.
Non è difficile, so già dove mettere i piedi e non faccio rumore.
<Allontaniamoci, ho detto a Charlie che ci saremmo visti alla fermata del bus.>
Ci andiamo.
Lui è già lì.
Più mi avvicino e più mi rendo conto di quanto sia bello.
<Emma.> mormora quando siamo abbastanza vicini da vederci chiaramente, nonostante il buio.
<Charlie.>
<Emma.> dice ancora.
Guarda il mio abito, le mie gambe.
<L'hai già detto.> rido.
<Emma...Emma sei bellissima.> mormora.
Si rabbuia improvvisamente e mi da le spalle.
Indossa dei jeans neri, una maglia nera con le maniche tagliate e si è pettinato i capelli all'indietro.
<Che c'è, Charlie?> gli appoggio una mano sulla spalla e lui si volta solo parzialmente.
<Sei troppo bella, non mi ero mentalmente preparato a tutto ciò. Mi sento a disagio. Vuoi ancora che ti accompagni?> dice con aria distratta.
<Sì, certo. E
comunque sei bellissimo anche tu.>
<Ti piace come mi sono vestito? Sembro un delinquente o qualcosa del genere.> borbotta.
<Smettila, mi piaci molto vestito così.>
<Più di prima?>
<Beh...sì. Anche i capelli li hai messi bene.>
Arrossisce.
<Okay...ma non mi scaricare.> mi porge la mano e la afferro.
<Arriva Cam.> dice Caroline.
Si avvicina a noi un ragazzo molto carino e ovviamente ha occhi solo per Caroline.
Ci salutiamo e ci incamminiamo.
Non è molto distante.
La casa è tutta illuminata e la musica è a tutto spiano, una volta dentro è praticamente impossibile parlare.
C'è un sacco di gente.
Dopo pochi secondi ho già perso Caroline.
Charlie non molla la mia mano.
Andiamo a prendere da bere.

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