<Lo so che non ti serve il mio aiuto. Vuoi che facciamo semplicemente una pausa o vuoi che ti aiuti davvero?>
<Tutt'e due.>
Mi sorride e mi prende il libro dalle mani.
Lo richiude lo appoggia sul tavolino, assieme ai suoi occhiali.
Si sfila la maglietta e mi sembra che l'aria sia diventata più pesante.
Si mette sopra di me e mi strappa l'evidenziatore dalle mani, lo tenevo come antistress.
Prende i miei polsi e fa appoggiare le mie mani contro il suo petto.
<Hai delle manine così piccole.> mi sussurra nell'orecchio.
I suoi capelli ricadono sulla mia fronte.
Appoggia lentamente le sue labbra contro le mie, gli piace essere desiderato.
Inizia a baciarmi intensamente mentre le sue mani si insinuano subito sotto la mia maglietta.
Mi bacia il collo e alla fine me le toglie.
Le sue labbra continuano a baciare il mio corpo, scendendo molto lentamente.
<Ti prego, Charlie.> sospiro.
Lui mi guarda e mi sfila jeans e mutande in un colpo solo.
Grido e mi copro subito.
<Non così veloce!>
<Togli le mani o te le stacco.> ringhia.
Le metto un po' più in alto, sulla pancia e lui mi guarda ancora storto.
Le metto lungo i fianchi e lui si rilassa di nuovo.
<Brava.> sussurra.
Facciamo l'amore per la seconda volta e mi sembra anche meglio della prima.
I nostri copri restano aggrovigliati a lungo, pensiamo e ogni tanto ci scambiano qualche bella parola.
Socchiudo gli occhi e lui ripassa il contorno delle mie labbra con l'indice.
<Piccola, sei bellissima.> sussurra.
<Anche tu.> mormoro.
Lo sento ridere.
Apro un occhio, vedo che è rosso come un peperone e lo richiudo.
Sentiamo suonare il campanello.
<Oddio.> mormora Charlie.
<Cazzo!> mi alzo e mi rivesto, Charlie fa lo stesso.
Si cambia prima di me e mi fa cenno di andare di sopra.
Prendo vestiti rimanenti e vado nella mia stanza.
Mi metto la maglietta e i jeans, e mi avvicino alle scale.
<Come hai fatto a trovarmi?> ringhia Charlie.
Non capisco.
<È qui che abita lei?> è Sara.
Come ha fatto a scoprire dove abito?
Mi avvicino ancora alle scale e li vedo.
Si stanno baciando.
Lei stringe forte i suoi capelli e lo tira tutto a sé.
Lui tenta di divincolarsi ma non ci riesce, credo che non voglia farle del male.
Io resto qui, ferma, a guardare ciò che temevo accadesse.
