Mi fischiano le orecchie.
Cos'è successo?
Mi sembra che tutto giri attorno a me vorticosamente.
Il mio corpo tocca terra e quasi non me ne accorgo.
Chiudo gli occhi e resto sola.
Mi fa male la testa.
Apro gli occhi e vedo solo gli occhioni lucidi di Caroline riempirsi rapidamente di lacrime.
Dove sono?
In un ospedale.
Cos'è successo?
Mi ricordo di Mary, della macchina e nient'altro.
<Mary.> sibilo.
Caroline piange più forte.
Chiudo gli occhi e sono ancora più sola.
Sparisce tutto e credo di essermi addormentata
Li riapro, è notte.
Non c'è nessuno.
Mi tolgo le coperte.
Ho solo qualche graffio qua e là.
Mi tocco la testa, c'è una benda ma non mi fa più male.
All'improvviso sento un vuoto immenso pervadere il mio corpo, il ricordo di una persona cara, una preoccupazione non ancora dissolta.
Mary, dove sei?
Vado Immediatamente nel panico e non riesco a non pensare al peggio.
Sento di dover piangere.
Mi guardo intorno e vedo il mio cellulare.
Lo prendo e lo accendo.
Charlie mi ha chiamata.
Lo richiamo.
Risponde subito.
<Charlie?> mi esce come un sibilo soffocato, ho la voce roca.
<Piccola? Tutto bene?> la sua voce mi scalda il cuore e scoppio a piangere.
Sento una fitta alla testa ogni volta che il mio petto sobbalza, è estenuante.
<No...Charlie, ti amo.> singhiozzo.
<Emma, che ti è successo?> se potesse uscire dal telefono lo farebbe.
<Un incidente... Mary, non so dov'è.>
<Stradale? Come stai? Emma, parlami.> mi supplica.
<Mi sono svegliata adesso, credo che l'abbiano investita, non lo so. Sono svenuta e ho battuto la testa.> tento di respirare.
<Oh mio dio. Nulla di grave? Ti riprenderai, vero?>
<Io sì ma Mary...>
Lo sento piangere.
<Io amo quella bambina, spero davvero che non le sia successo niente.> singhiozza.
<Lo spero anch'io.>
<Aspetta in linea.>
Resto di nuovo sola per qualche minuto.
<Emma, ho appena chiesto, posso raggiungerti ma devo pagare di tasca mia. Torno appena posso, okay?>
<Tua madre ti ucciderà.>
<No, lei mi capirà. Sei sola?>
<Sì.>
<Le mando un messaggio così viene a trovarti, okay?>
<Okay.>
<Adesso metto giù, ma ti richiamo tra un minuto, okay? Resteremo a parlare anche tutta la notte, se necessario.>
<A dopo.>
Riattacco.
Mi manca da morire.
Riesco a calmare le lacrime.
Resto nel silenzio più totale.
Charlie mi richiama.
<Piccola, sta arrivando.> mormora.