Capitolo 159

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Ci addormentiamo e non ci svegliamo più durante la notte.
Ogni tanto percepisco le sue mani strofinarmi il braccio per scaldarlo, ogni volta che mi scopro.
Il mattino dopo, la sua parte di letto è di nuovo vuota.
<Charlie?> la mia voce è ancora roca.
Lui entra nella stanza e mi sorride.
<Non volevo svegliarti.> mormora.
<Stai bene?> gli chiedo.
Annuisce.
<Ho ordinato la colazione, vieni a mangiare con me?> mi tende la mano anche se è lontassimo.
Mi alzo, cammino fino a raggiungerlo e la afferro.
Andiamo nel salotto, ha apparecchiato.
C'è anche qualche candela accesa.
Ci sediamo sul divano e lui mi da un bacio sulla guancia.
Prendo una fragola e la mangio, lo guardo.
<Che c'è? Se ti da fastidio non lo faccio più.> sibila.
Abbassa lo sguardo e sospira.
Metto una mano dietro il suo collo e lo bacio cogliendolo alla sprovvista.
Non smetto finché non ci sdraiamo.
<Non mi dai fastidio, Charles.> gli sussurro.
I suoi occhi verdi non fanno che osservarmi attenti in attesa della prossima mossa.
<Posso avere un altro bacio? Come quello di prima.> chiede ancora sconvolto.
Appoggio le mie labbra sulle sue e il suo telefono inizia a squillare.
Potrebbe essere sua madre.
Mi separo da lui e lo prendo.
<Dammi.> dice.
Ubbidisco, il numero è sconosciuto.
<Pronto?> dice.
All'improvviso si alza e si chiude nella nostra camera.
Resto immobile, non capisco che cosa gli prenda.
Aspetto una mezz'ora, dato che non esce, inizio a fare colazione da sola.
Sono una ragazza gelosa, credo si prenderà un ceffone quando uscirà.
"Magari sono troppo crudele." penso mentre bevo il cappuccino.
Decido mentalmente di fare un patto con me stessa.
Se era al telefono con un parente, niente schiaffo, se è una ragazza: schiaffo.
Finisco di fare colazione e aspetto ancora.
Niente?
Passa un'altra mezz'ora.
Ho deciso: gli darò uno schiaffo e poi me ne andrò.
Vado in bagno e mi trucco.
Quando finisco vado davanti alla porta della nostra stanza.
Sono rimasta sola abbastanza tempo da volerlo uccidere.
Apre la porta e esce.
Non appena mi vede, impallidisce.
<Con chi eri al telefono?> la mia mano freme, non resisto.
<Con una mia amic-> gli tiro lo schiaffo.
Si mette subito una mano sulla guancia e grida.

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