Capitolo 139

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<Mi spii?> chiedo mentre mi solleva e mi mette sulle sue gambe.
<Non posso?> mi sussurra nell'orecchio.
Elena ci guarda senza problemi, le facciamo tenerezza.
Mi bacia la fronte ripetutamente e poi sentiamo bussare.
<Vado io.> dice Elena.
Si alza e va alla porta.
La apre e vedo mio padre.
<Emma? Sei qui...meno male.> dice.
Entra Mary Alice e ci corre incontro.
Abbraccia me e Charlie ma si concentra più che altro su di lui.
<C'è qualche problema? Emma non l'aveva avvertito?> chiede Elena.
<No. Può restare, se non è un problema per voi. Volevo solo sapere dove fosse.>
<Nessun problema.> risponde lei.
<Mary, andiamo?> chiede dolcemente.
Mary sporge il labbro inferiore che freme nel giro di qualche istante.
La sua bocca si spalanca in una grande smorfia e inizia a piangere.
Charlie inizia a baciarla e ad accarezzarla, mi sposto e lui la mette dov'ero io.
La stringe forte, lei sembra sparire ogni volta che l'abbraccia.
<Può restare anche lei, se vuole.> dice Elena.
<Non voglio darvi questo disturbo, è piccola, non vorrei che combinasse qualche disastro.> dice lui.
Mary emette un grido straziato e Charlie continua a coccolarla inutilmente.
Smetterà solo quando saprà di poter restare.
<Nessun problema, adoro i bambini!> dice Elena.
<Se proprio insiste...>
<Insisto!> dice lei.
<Beh, grazie. Emma, la riporti tu a casa?> mi chiede.
<Sì.> rispondo.
Si salutano e Elena chiude la porta.
Mary richiude la bocca e Charlie le asciuga le guance.
<Vuoi un cioccolatino?> chiede lui.
Lei annuisce ancora, scossa dal pianto, e lui allunga la mano verso il tavolino.
Prende un Ferrero Rocher e glielo porge.
Lei lo scarta e lo morde.
Charlie continua ad accarezzarle la testa, la guarda con tutto l'amore del mondo, facendomi sentire gelosa di una bimba che ha appena compiuto sei anni.
Lei decide di regalargli metà del suo dolcetto e lui si lascia imboccare.
Ridono e lui le da un lungo bacio sulla guancia.
Mi guarda.
<Credo che tua sorella sia gelosa di noi.> le sossurra.
<Non è vero.> borbotto.
Prendo un cioccolatino e mi riempo la bocca, prima di dire qualche stupidaggine.
Mary mi guarda con aria di sufficienza.
<Charlie, perché non la sposi?>

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