CAPITOLO 18

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<Io ho oltrepassato il limite. Ho creduto per un secondo di essere un po' come te, Caroline.> dice Charlie sorridendo.
<Come me?>
<Sì. Importante per Emma.>
<Charlie.> sbuffo e lui mi guarda.
<Che c'è? Che mi devi dire, Emma?> mormora con un filo di voce.
È come se stesse per piangere.
<Ci tengo a te ma certe cose...quello che pensavo non l'avrei detto neanche a Caroline.> lui sembra confortato ma Caroline scatta all'impiedi.
<Che cosa?> chiede.
<Ti prego, non insistere.> la fulmino con lo sguardo e lei si risiede.
<Okay.> mormora.
Finiamo di mangiare in silenzio.
<Sparecchio.> dice Charlie.
<No, hai già fatto abbastanza.>
<Mi dispiace ma lo farò lo stesso.>
Caroline va in salotto.
Dopo aver sparecchiato inizia a lavare i piatti.
Vado da lui e gli afferro un braccio.
<Charlie, ti prego.> Lui mi sorride.
<Lasciami fare, ti prego.> mormora.
Annuisco.
Mi allontano ma lui mi afferra i fianchi da dietro.
Mi blocco completamente, sento di non essere più neanche in grado di respirare.
Lui si avvicina finché i nostri corpi si uniscono.
<Em.> mi sussurra nell'orecchio.
Mi manca il respiro.
<Cosa c'è?> ansimo.
<Va tutto bene? Stai bene? Sii sincera.>
<Sto bene e non va tutto bene. Il punto è che va tutto diversamente.>
<Che cosa intendi?>
<Io non so più come comportarmi.>
<Con chi?>
Rimango in silenzio.
<Con me?!> chiede sorpreso.
Mi gira attorno senza perdere il contatto con la mia pelle.
<Che cosa te lo fa pensare?>
<Ho detto qualcosa che non va, vero?>
Non gli rispondo.
<Emma, dai. Sto cercando di capire ma tu mi devi aiutare.> mi sorride.
<Charlie...perché hai insistito per essere mio amico?>
<Perché non ho mai avuto amici, te l'ho detto.>
<Perché io?> ringhio.
Arrossisce e si passa una mano tra i capelli.
<Mi incuriosivi.> borbotta.
<Menti.>
<No, non sto mentendo. Mi sembravi simpatica, tutto qua.>
Mi separo da lui e mi appoggio al tavolo.
Mi sto innamorando di Charlie.
Forse lo sono già.
<Emma. Dì qualcosa.> mormora.
<Che dovrei dire?>
<Qualsiasi cosa ma non stare zitta. Ho bisogno di sentire la tua voce. Ti aspettavi qualcos'altro? Credevi che mi fossi innamorato di te?> Le ultime parole sembrano alleggiare ancora nell'aria.

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