Suona la sveglia di Charlie e la spegne.
Non intende alzarsi.
Mi tiro su e gli tocco una spalla.
<Dieci minuti.> sbiascica.
<Okay.> mormoro.
Vado in bagno, mi lavo i denti e mi trucco.
Quando esco, Charlie dorme ancora.
Colgo l'occasione per vestirmi.
Devo ancora preparare lo zaino.
Vado da Charlie e gli accarezzo un braccio.
<Sono passati venti minuti.> mormoro.
<Cazzo.> sibila.
Si alza e va in bagno.
È strano averlo qui.
Preparo lo zaino e vado a vedere se Mary è pronta.
Mi aspetta seduta sul letto.
Le basta un mio sguardo e mi segue di sotto.
Le prendo la merenda e gliela metto nello zaino.
<Puoi andare alla fermata.> le sussurro.
<Buona scuola.> dice e mi sorride.
Le do un bacino e lei corre verso la porta.
Esce di casa.
Sento i passi veloci di Charlie, scende le scale e mi raggiunge.
<Caffè?> mi chiede.
<Cappuccino?>
<Andata.> mormora.
Inizia a prepararlo alla velocità della luce.
Quando sono pronti, mi porge una tazza e guarda fuori dalla finestra.
'Sta mattina ancora nessuna dimostrazione affettiva.
Devo preoccuparmi?
<Sei arrabbiato?> chiedo con timore.
Continua a guardare fuori e annuisce.
No, dai.
Mi fa stare malissimo.
<Ti ho chiesto scusa.> mormoro e mi avvicino.
Guarda il suo cappuccino e non dice nulla.
Oggi è più bello del solito, non so perché.
Afferro la sua mano e lui non stringe la mia.
<Parlami.> sibilo.
Finiamo di bere il cappuccino, lui fa per uscire dalla stanza ma lo fermo.
<A scuola non ci andiamo finché non risolviamo.> dico a voce piuttosto alta, non voglio che capisca che ho paura di litigare.
È girato di spalle.
Gli afferro una spalla e lo faccio girare.
Ha gli occhi lucidi, sta per piangere.
<Stavo scherzando, non è possibile che tu te la prenda così tanto.> sbotto.
<Sai chi era un pervertito?>
Oh, no.
<Mio padre.> aggiunge.
Resto in silenzio.
<Diciamo che lo era a un livello estremo.> mormora.
<Non lo sapevo.>
<Beh, adesso lo sai. Quindi, per favore, non dirlo mai più a meno che tu non creda che io lo sia davvero. Ti amo, quello che ti faccio o ti dico ne è la dimostrazione. Non mi voglio approfittare di te. Ti amo.> mormora.
Vorrei chiedergli più cose su suo padre.
Che voleva dire?
Ha fatto del male a sua madre?
