Lui mi fa un ghigno di sfida.
Giro i tacchi e me ne vado.
Dio quanto lo odio quando fa così.
Vorrei perdonarlo ma mi sembra impossibile.
<Sei solo uno stronzo.> sbotto.
<Tu mi ami ancora.> dice alle mie spalle.
<Sparisci.> dico e accelero il passo.
<No.> dice.
<Che cosa vuoi?> ringhio.
<Devi dirmi la verità.>
<Riguardo a che cosa?>
<Mi ami ancora?> chiede e io mi fermo.
<Certo che ti amo ancora, non potrei mai smettere di amare una persona dal giorno alla notte. La tua domanda è stupida.> sbotto.
<C'è speranza?> chiede dolcemente.
<Quando smetterai di fare lo stronzo prepotente, forse.> riprendo a camminare.
Lui mi segue fino alla fermata dell'autobus e va a prendere Caroline con me.
Quando lei esce è molto sorpresa di vederci insieme.
Charlie non ha ancora aperto bocca da quando gli ho imposto di comportarsi bene.
<Avete fatto pace?> chiede lei.
<No.> sbotto.
<Sì.> dice Charlie sorridendo.
<Vi decidete?>
<No, sono ancora un po' arrabbiata.> mormoro.
Lei si avvicina a me.
<Dovresti perdonarlo.> mi sussurra all'orecchio.
Lo so.
Dovrei perdonarlo finché mi vuole ancora.
Andiamo a fare un giro tutti e tre insieme.
Charlie mi prende per mano senza chiedermi il permesso.
Se la porta alle labbra e la bacia.
Non sono più arrabbiata.
Dovrei perdonarlo ora.
Caroline vede una gioielleria e corre verso la vetrina.
Non mi va di andare a vedere ma Charlie mi trascina contro la mia volontà.
<Emma, guarda quello!> strilla lei.
Lascio andare la mano di Charlie per avvicinarmi a lei.
Mi indica un anello bellissimo.
<Wow...è stupendo.> mormoro.
Me ne indica altri e quando mi giro per vedere che cosa ne pensi Charlie, non lo trovo.
<Cazzo.> dice Caroline.
<Cosa?> chiedo.
<Non è Charlie quello lì dentro?> dice lei.
Mi fiondo nella gioielleria e lo afferro per un braccio.
Mi guarda sorpreso.
<Che cosa stai facendo?> chiedo.
<Ehm, niente. Ho visto che ti piaceva quell'anello e...boh.>
<"Boh"? Vuol dire che lo stai comprando?>
<Sì.>
<No, no. Costa troppo, non è bigiotteria. Quello è oro vero, con diamanti veri...è un anello da fidanzamento, anzi è ancora più costoso del normale.> dico.
<L'anello più costoso che abbiamo.> afferma il commesso.