Quando arriviamo, io dovrei andare a scuola mentre lui deve cambiare autobus e prenderne uno diretto all'aeroporto.
Sospira.
<Ci siamo, eh.> sorride ma è nervoso.
<Charlie? Charlie, ti abbiamo preso un po' di snack per il viaggio!> grida una sua compagna di classe.
Charlie non la guarda neanche, a differenza di me.
<Emma, smettila di guardarla.> ride.
Ci abbracciamo e vedo altre sue compagne di classe avvicinarsi.
Mannaggia.
Charlie le vede e mi bacia di fronte a loro.
Chiudiamo gli occhi, le sento sussultare.
Adesso non si vuole più staccare.
<Charlie! Guarda che partiamo.> strilla una.
Separa le sue labbra dalle mie solo per poi riprendere a baciarmi.
<Dio santo...> ringhia una.
Finalmente, ( si fa per dire ) Charlie smette di baciarmi, mi abbraccia ancora e arretra di un passo.
<Ti amo, piccola.> mi sorride ma ha lacrime agli occhi.
<Anche io, Charlie.> Prende la sua valigia e si volta verso le sue compagne.
Mi guarda.
<Ti chiamerò ogni sera, se mi sarà possibile. Salutami Mary e Caroline, okay?>
<Okay. Buon divertimento.>
Mi sorride e si avvia.
Resto a guardarlo ancora un po'.
Due ragazze si appiccicano rispettivamente al braccio destro e a quello sinistro.
Non ce la faccio.
Charlie se le scrolla di dosso e continua a camminare.
Uhm, forse potrei anche fidarmi.
Vado a scuola, ancora con le farfalle nello stomaco.
Non riesco a pensare a nient'altro che a lui per tutta la durata delle lezioni, mi chiedo se stia facendo lo stesso.
Al ritorno si siede accanto a me Nathan.
Mi comporterò bene, per Charlie.
<Ciao.> mi sorride.
<Ciao.> sibilo.
<Come va?>
<Bene, tu?>
<Bene. Con Charlie? Tutto okay?> ah, quindi lo sa.
<Sì. Perché?>
<Non lo vedo da quando ci siamo parlati.>
<Oh.> sono sorpresa.
<Gli piaci molto, si vede.> mi sorride.
<Lo so...comunque, che ci fai qui?>
<So che lui non c'è. Volevo solo assicurarmi che tu stessi bene. Se avessi bisogno, non esitare a chiamarmi. Okay? Nessun secondo fine. Voglio solo essere tuo amico.>
Mi fa sorridere.
<Okay.>
Mi porge un bigliettino sul quale ha scritto il suo numero.
Scendo dall'autobus e entro in casa.
Ho una strana sensazione, un brutto presentimento.
Caroline oggi non c'era a scuola, forse stava male.
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