Metto le mani dietro il suo collo e lo faccio avvicinare di più.
Sento il suo respiro caldo sulle mie labbra.
Oppone un po' di resistenza e mi fa un mezzo sorriso.
<Mi vuoi, eh? Non riesci a resistermi?> sghignazza.
Mi fa venire i brividi.
Credo che Charlie si stia "lasciando un po' andare" ultimamente.
Mi sembra di conoscerlo di più, prima era timido, forse addirittura ingenuo, ora so che non è così.
Charlie è tutto meno che ingenuo.
Nota ogni particolare, sa quel che vuole e come ottenerlo.
Pensavo che con le donne non ci sapesse fare e invece riesce a giocare benissimo con le mie emozioni, e io sono così tanto innamorata da permetterglielo.
Può fare quel che vuole basta che non mi ferisca, non riuscirei a sopportare un dolore del genere.
Tento di arrivare alle sue labbra ma si tira indietro.
Sbuffo, non ne posso più.
Mi sorride e abbassa la testa.
Finalmente ci baciamo, con fin troppa passione, ho perso la testa per lui.
La sua mano destra si insinua sotto la mia gonna e mi tocca il sedere.
Si sta lasciando andare parecchio.
Legge della disapprovazione nei miei occhi o forse è solo incertezza.
<Posso smettere.> mormora.
<Non provarci neanche.>
Mi sorride e ricominciamo a baciarci.
È tutto okay, in fondo, è il mio ragazzo.
Non ci trovo nulla di male, siamo nella sua stanza, nascosti e al sicuro da sguardi indiscreti.
Mi fido davvero molto se gli permetto di fare una cosa del genere, ricordiamoci tutti che sono insicura.
<Charlie?> grida sua madre dal piano di sotto.
Le nostre labbra si separano ancora e mi mancano già le sue.
<Perché adesso?> digrigna i denti.
<Possiamo riprendere dopo.>
<Mmh, bene. Potrei toccarti qualcos'altro, lo sai?> dice togliendo la mano da sotto la gonna.
Mi mette subito in imbarazzo.
Gli direi di no ma l'idea mi piace e, il fatto che mi piaccia, mi fa vergognare dei miei stessi pensieri.
Se devo proprio essere toccata da qualcuno allora preferisco che quel qualcuno sia Charlie.
<Okay.> mormoro e deglutisco per tentare di alleviare il nodo che mi si è formato in gola.
<Okay? Da quando in qua mi permetti questo lusso?>
<Da quando in qua sei così pervertito?> mi esce così, spero che non se la prenda.
Arrossisce.