<Certo. A che ora è?> chiede.
<Dalle tre alle sei.> rispondo io.
<Emma...è bellissimo sentirti.> il mio cuore sta sobbalzando.
Non rispondo, dimostrerei di essere fragile.
<Però puoi restare quanto vuoi. Puoi dormire qui.> dice lei.
La guardo male.
<Emma non mi vuole.> ride lui lievemente.
<Ti voglio io. Puoi dormire con me.> dice Mary.
<Non posso. Non riesco a resistere tutto quel tempo senza di lei. Non posso evitarla.> dice lui.
<E va bene.> lei sospira.
<Ci vediamo, piccola.> dice lui.
<Ciao, Charlie.>
<Ciao, Emma. Ti amo.> il mio cuore chiede pietà.
<Ciao.> mormoro.
Lo sento ridere e riattacco.
Ho lo stomaco in subbuglio, mi sento come se ci stesse provando con me per la prima volta.
Mi arriva un messaggio."Ti fai desiderare?"
Sorrido inevitabilmente.
<Ti ha mandato un messaggio?> mi chiede Mary.
<Come fai a saperlo?>
<Sorridi così solo per lui.>
Nella sua ingenuità, Mary sa ciò che la maggior parte degli adulti hanno ormai dimenticato.
Crede ancora nei sogni e nel lieto fine.Il giorno dopo esco con Caroline, dopo scuola, alla ricerca di un regalo.
Andiamo in un grandissimo negozio di giocattoli.
Un commesso ci viene incontro.
<Posso esservi utile?>
<Uhm, sì. Mia sorella sta per compiere sei anni e stiamo cercando un regalo.>
<Le piace qualcosa in particolare?>
<Le favole, le principesse e tutto ciò che è correlato.> rispondo.
<Uhm. Forse c'è una cosa che potrebbe farla impazzire. È un po' costoso, vi avverto. Seguitemi.> Lo seguiamo per alcune corsie e alla fine ci mostra un castello enorme.
Mary ha già una casa delle bambole ma questa potrebbe piacerle un sacco.
Mi sposto per vederla meglio e vedo Charlie.
Cosa?
Lui non si è accorto di me.
Mi abbasso e tiro Caroline verso il basso.
<C'è Charlie.> sibilo.
Il commesso ride.
<Mi ha chiesto quello che mi hai chiesto tu.> dice lui.
<Eh, immagino.> sibila Caroline.
<Prendo il castello... Non c'è un modo per raggiungere la cassa indenni?> sibilo.
Lui annuisce.
Prende una confezione e mi fa cenno di seguirlo.
Passiamo da un'altra parte e arriviamo alla cassa.
Paghiamo e lui me lo impacchetta.
Caroline sceglie la carta da regalo.
<Posso chiedere perché ti nascondi?> chiede il commesso ridendo.
