Mi accorgo ben presto che di "rinato" in me non c'è proprio nulla.
La giornata passa normalmente, cerco di stare attenta in classe e riesco a distrarmi un po' da Charlie.
Lo vedo ancora sull'autobus.
Questa volta ha un livido sulla mandibola e la maglia sporca di sangue.
Non troppo, tre gocce.
Mi guarda ancora ma non si muove, non si avvicina né si allontana.
La prossima volta lo vedrò con un braccio rotto?
Lo oltrepasso per la seconda volta in una giornata e mi sento sprofondare nell'oblio più totale.
Io e Caroline ci sediamo.
<Forse dovrei andare da lui.> dice lei.
La guardo.
<Ci ho ripensato. Mi odiava già prima quindi...> mormora.
Annuisco.
Caroline scende prima di me e resto sola.
Accanto a me si siede un ragazzo.
No, di nuovo no.
<Ciao.> mi sorride.
Ha i capelli biondi, mossi e pettinati all'indietro.
I suoi occhi sono color nocciola e mi sorride immensamente.
<Ciao.> mi sforzo di sorridere.
<Io...ehm...volevo solo conoscerti.>
<Oh, okay.>
<Ti va?>
<Sì, certo.>
Posso dimenticare Charlie.
Io posso.
<Piacere, Nathan.> arrossisce, come solitamente fa Charlie.
Voglio sotterrarmi.
<Piacere, Emma.>
Mi porge la mano e la stringo.
Ha le nocche gonfie.
Ho un dubbio.
<Frequenti la terza, non è così?>
<Sì ma...come fai a saperlo?>
<Ti ho vista entrare in classe...cioè non che ti stessi seguendo. È stato un caso.> farfuglia.
<Devo scendere.> mormoro.
<Scendo con te.> mi sorride.
Ci alziamo e mi prende improvvisamente per mano.
Passiamo davanti a
Charlie e non lo guardo.
<Em.> mi chiama.
Non mi volto.
<Emma!> dice a voce alta.
Scendiamo e lui non ci raggiunge.
<Conosci Charlie?> mi chiede.
<Sì, era mio amico. Tu?>
<Ehm, in un certo senso.> sorride.
<Spiegati.> dico.
<Litighiamo spesso. Avevamo smesso per due settimane e oggi...>
<Ti provoca?>
<Di solito lo provoco io. Oggi ha iniziato lui.>
Charlie mi verrà a cercare.
<Non sembra un tipo aggressivo.> ribatto, incredula.
<Non lo è. A volte è arrabbiato per un motivo o per un altro e si scarica su di me. Io faccio lo stesso.>
<Siete i rispettivi sacchi da box?> rido.
<Più o meno. È stato lui a parlarmi di te. A volte si sfoga con me. Non siamo amici ma non penso che ne abbia mai avuti. Aveva te. Ora è di nuovo solo, vero?>
Mi si spezza nuovamente il cuore.
