CAPITOLO 38

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<Sì, per questo sono le mie preferite.>
<Dimmi di più.>
<Ehm, non lo so. Cosa vuoi sapere ancora?>
<Hai mai avuto un fidanzato?>
<Alle elementari, avevo otto anni ma non penso che conti.> rido.
<Quindi no. Come va con il ragazzo che ti piace?>
<Non so se dichiararmi o lasciar perdere.>
<Lascialo perdere. Concentrati solo sulle cose belle che ti circondano. Se ti fa soffrire dimenticalo.>
<Ma non ci riesco.> mi viene da piangere e la voce mi trema.
<Emma? Piangi? Rispondi.>
Sto piangendo ma non riesco a parlare.
<Emma, vuoi che venga lì? Arrivo subito, dieci minuti.>
<No! Mio padre non vuole.> mormoro.
<Non piangere, mi si spezza il cuore. Ci sono io, domani ne parliamo, okay? Se vuoi sto zitto e ti ascolto, basta che ti sfoghi. Possiamo parlarne anche al telefono o via messaggio. Voglio aiutarti, se me lo permetti.>
<Sto bene.> sibilo.
<Non mi sembra. Permettimelo. Dimmi di sì. Devi solo dire "sì", farò tutto io. Puoi venire da me dopo la scuola, ti preparo la cioccolata calda e parliamo un po'. Dimmi di sì.>
<Sto bene, cazzo.> sbotto.
Non volevo rispondere così.
È solo che non lo capisco, sembra che sia innamorato di me ma mi vuole solo come amica.
<Scusa, mi stavo solo preoccupando per te.>
<Ma cosa vuoi da me?> strillo.
<Aiutarti. Emma, ti voglio bene. Che ti prende?>
<No, "che ti prende" lo devo dire io. La devi smettere di starmi addosso.> ringhio.
<Io non ti sto addosso. Mi dispiace se ti do quest'impressione ma non è così. Se sono troppo opprimente basta
dirlo.>
<Ma se te lo sto dicendo da quando ti conosco! Smettila! Lasciami stare. Non sei in grado di essere mio amico.> <Cosa?...Emma, non...ti prego. Non farlo.> è lui a piangere adesso.
Vorrei solo sapere la verità.
Se mi vuole solo come amica allora metterò l'anima in pace ma voglio la verità.
<Non mi cercare più. Cancella il mio numero.>
<Emma.> sta piangendo a dirotto.
<No. Non parlarmi domani, guai a te se ti avvicini ancora, capito? Non ti azzardare. Anche con Caroline, tu hai chiuso con me.>
Lo sento solo piangere.
È il suono più straziante della mia vita ed è stata tutta colpa mia.
<Okay, okay. Se sei tu a chiederlo, lo farò.> mormora.
<Addio, Charlie.>
Lo sento piangere ancora.

Charles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora