Capitolo 193

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<Ha detto che dormirà in un'altra stanza.> dice.
Il mio cuore si ferma per un istante.
<Addirittura?>
Lei annuisce.
<Vado a parlare con lui.> dico alzandomi.
<No, dovresti aspettare che si calmi. Cerca di avere pazienza, tiene quel diario da una vita, è uno sfogo personale. È come se fossi entrata nella sua mente e avessi scoperto le sue debolezze.>
<Quali debolezze?>
<Tu, per esempio. Le cose che ha scritto di te non avresti dovuto leggerle.>
<Ma erano bellissime, non ci trovo nulla di male.>
<Emma. Se non te le ha dette a voce, è perché si vergogna di ammetterle. Anche tu non ti esponi completamente a lui. Adesso è fragile, sa che tu sei a conoscenza del potere che hai su di lui e ha paura di essere ferito.>
<Ma io lo amo e lui lo sa. Non lo ferirei mai. Però...se dici che dovrei lasciarlo stare, lo farò.> mormoro.
Lei mi sorride, mi da la buonanotte e se ne va.
Dopo poco entra Mary Alice.
Resta a dormire qui, 'sta notte.
Mi manca dormire con lui.
Mi sento troppo in colpa, mi sembra di esplodere.
Faccio fatica a addormentarmi.
Il giorno dopo mi sveglio molto presto, addirittura prima che suoni la sveglia.
Purtroppo non posso ancora andare a scuola, anche se inizio a sentirmi meglio.
Decido di fare una sorpresa a Charlie e gli preparo la colazione.
Metto in tavola tutto quello che gli piace e, una volta finito, vado a vedere se è già sveglio.
Salgo furtivamente le scale e apro la porta della stanza degli ospiti.
Emette un cigolio straziato e io serro i denti intimorita.
Lo vedo, è ancora a letto.
Mi avvicino e mi inginocchio sulla moquette.
Gli accarezzo il viso e lui apre gli occhi.
All'inizio mi accenna un sorriso ma poi sembra ricordarsi di ieri, il sorriso scompare e lascia spazio a un terribile sguardo amareggiato.
<Buongiorno.> gli dico dolcemente.
<Mmh.> risponde.
<Ti ho preparato la colazione.> <Non ho fame.> dice con durezza.
<Oh. Okay. Ti lascio solo, allora.>
Non batte ciglio mentre esco dalla stanza.
Ma che cazzo.
Non ci ha divisi il cancro, neanche Abbie, né Nathan, né nessun maledetto commesso invasivo e ci stiamo dividendo per questo.
Mi irrita da morire il suo comportamento ma non posso non biasimarlo.

Charles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora