<Ti amo anch'io, Charlie. Mi dispiace tanto.>
Mi abbraccia e si lascia andare.
Piange un po' ma si ricompone subito.
<Okay, andiamo a scuola.> sospira.
<Stai bene?>
<È tutto okay.> sibila.
Mi prende per mano e usciamo.
Prendiamo l'autobus appena in tempo.
Andiamo a sederci al solito posto.
Caroline è seduta accanto a Nathan.
Charlie fa finta di niente e si siede davanti a loro.
Mi siedo anch'io e saluto Caroline.
Credevo che per lo meno si rivolgessero la parola.
Si odiano fino a questo punto?
Charlie è appena diventato nervoso, mi stringe a sé e mi impedisce di allontanarmi.
<Che succede, Charlie? Non saluti?> chiede Nathan.
Charlie guarda fuori dal finestrino.
Sta sorgendo il sole.
Ogni giorno fa sempre più buio a quest'ora, le giornate si accorciano e le notti si allungano.
Sta arrivando l'inverno.
Nathan mi tocca una spalla e Charlie trasalisce.
Mi spaventa, non me l'aspettavo.
<Non la toccare.> ringhia.
<Calmati. Volevo solo salutarla.> mormora.
<Non puoi.> sbotta.
Le persone iniziano a girarsi verso di noi.
<Adesso basta.> sibila Caroline tentando di convincerlo.
Lo sento sospirare, leggermente seccato.
Tento di girarmi ma Charlie mi mette la testa contro il suo petto.
<Qualcosa non va?> domando.
<Niente. È tutto okay.>
<Non mi dire le bugie.> mormoro.
È furibondo al momento, non dovrei andarci coi piedi di piombo.
<Smettila di rompere il cazzo.> sbotta e poi si tappa la bocca di colpo.
Mi allontano da lui.
<Mi dispiace, scusa piccola...> si è improvvisamente addolcito.
Non capisco.
Arriviamo, che tempismo.
Prendo lo zaino e scendo senza aspettarlo.
Lo sento urlare il mio nome ma la sua voce viene inghiottita da quella di centinaia di studenti al punto che è ormai irriconoscibile.
Vado nella mia classe, sono arrivata per prima.
Poso lo zaino e entra Charlie con una furia inaudita.
Viene da me e prima che possa reagire mi sbatte contro il muro.
<Mi fai paura.> sibilo.
<Mi dispiace. Non volevo rispondere così... Nathan mi fa impazzire...non è colpa tua, mi dispiace.>
Si inginocchia e abbraccia le mie gambe.
<C'è qualcosa che mi devi dire?>
<No.>
<Se scopro che c'è qualcosa e non me l'hai detto...>
<Non c'è nulla.> mi interrompe.
