<È freddo.> grido.
<Shh, adesso ti scaldo.> dice massaggiandomi la testa.
Ho i capelli molto lunghi e ci mette molto tempo per insaponarli.
<Voglio abbracciarti ancora.> dice.
Mi volto e lo abbraccio.
Ci distendiamo ancora e ci rilassiamo.
Non intende mollarmi.
Mi bacia e mi stringe a sé.
La mi schiena emerge dall'acqua e mi viene freddo.
Charlie mi tira verso il basso e immerge di nuovo il mio corpo nell'acqua calda.
Restiamo ancora abbracciati finché non decidiamo di sciacquarci.
Charlie esce per primo e si mette l'accappatoio.
Prende un asciugamano grandissimo e mi ci avvolge dentro.
Mi prende di peso, raccoglie i nostri vestiti e mi porta nella sua stanza.
Per tutto il tragitto prego che sua madre non si stia aggirando malauguratamente per i corridoi.
Arriviamo indenni e chiudo la porta a chiave.
Mi siedo sul letto e resto ferma, ho troppo freddo per togliermi l'asciugamano di dosso.
Charlie si mette boxer e maglietta.
Mi guarda, prende la mia maglietta e me la mette.
<Fa freddo.> sibilo.
Mi tampona i capelli con un asciugamano e mi da un bacio sulla guancia.
Prende dal suo armadio un paio delle mie mutande.
Che cosa ci fanno qui?
Devo averle dimenticate, così come lui dimentica i suoi vestiti a casa mia.
Me le mette lui mentre stringo a me l'asciugamano, mi sento una bambina.
Prende l'asciugacapelli e asciuga prima i miei.
Nel frattempo li pettina e quando sono completamente asciutti, mi da un bacio.
Mi alzo e asciugo i suoi.
Ci metto poco, anche se sono abbastanza lunghi e folti.
Si guarda allo specchio e se li aggiusta come al solito.
Mi metto il reggiseno, odio non averlo addosso.
<Andiamo giù? Ho fame.> dice.
Non mi permette di dargli risposta e mi prende di peso.
Scendiamo le scale, Elena ci ha preparato dei panini.
Ne prendiamo uno e ci sediamo di nuovo sul tappeto, di fronte al camino.
Charlie stava morendo di fame e finisce subito il panino.
Io faccio fatica a finirlo e gliene do la metà.
<Sicura?>
<Sono piena.> dico.
Lui mangia anche quello mentre Elena lo guarda sbalordita.
<Avevi fame?>
<Mamma, ho sempre fame.> dice lui.
Lei sospira.
Charlie mi guarda di sottecchi e capisce che me ne sono accorta.
Si allunga, mi afferra le cosce e mi trascina fino a sé.
