<Non ci credo che ne stiamo parlando, detto proprio da te...sembri un tipo tranquillo.>
<Non con te, non quando ci siamo solo noi due nella stessa stanza. Mi attiri un sacco.>
Anche lui mi attira come una calamita. È inevitabile.
<Non tradire la mia fiducia, eh.> mormoro.
<Non lo farei mai.>
Annuisco.
Ho paura di espormi troppo.
<E se poi non sono capace?> sibilo.
<Ti insegno io, piccola.>
<E se sbaglio qualcosa?>
<Non puoi sbagliare, ci sono io, mi assicurerò che vada tutto bene.>
<Davvero? Ho lo stesso un po' di paura.>
<Tu fidati di me e andrà tutto per il verso giusto.>
Quante paranoie mi sto facendo?
Di sicuro lo starò soltanto annoiando.
<Mi dispiace.>
<Dispiace a me, sembra che tu non fidi abbastanza. Rimandiamo?> mi sorride.
<No, mi fido. Lo faremo 'sta sera.>
Inarca le sopracciglia.
<Di già? Ho capito che sei pronta ma non ti va di aspettare ancora un po'?>
<"Cogli l'attimo", l'hai detto tu.>
Scoppia a ridere.
<Non usare le mie parole contro di me!> ride più forte.
Adesso sembra che sia lui a tirarsi indietro.
<Non vuoi farlo 'sta sera?>
<Emma, rilassati. Quando ci sarà la situazione adatta, lo faremo. Non stiamo comprando casa, rilassati.>
Sospiro.
Sto perdendo le staffe.
<Okay.> mormoro.
<Ti amo, mi preoccupo solo un po', okay? Voglio che tu ne sia sicura al cento per cento.>
<Va bene, cambiamo argomento.> sbotto.
Mi viene da piangere, e pensare che ero davvero disposta a concedermi.
È come se mi avesse rifiutata, come ha fatto con le altre ragazze.
<Mi dispiace, ti sei arrabbiata?>
Ho le guance in fiamme, se parlo rischio di piangere, lo so, è matematico.
Faccio cenno di "no" con la testa.
Lui china la testa e mi guarda negli occhi.
<Stai per piangere? Emma, dai.> ride.
Adesso ride di me, non ce la faccio a restare qui.
Mi ha presa in giro?
Mi alzo e me ne vado.
Ricaccio indietro le lacrime, credo che non piangerò.
Charlie mi afferra i fianchi da dietro, mi fa girare e mi abbraccia.
<Scusa, piccola. Lo facciamo quando vuoi tu.> mi sussurra.
Non dico niente.
Restiamo immobili finché non sento sua madre suonare il clacson.
Mi bacia e mi trascina verso la macchina.
Se non fossi esausta, tornerei a piedi.
Saliamo in macchina e Charlie mi stringe a sé.