È adorabile ma non glielo dirò.
Ha le pupille dilatate, continua a guardarmi, segue ogni mio movimento.
<Posso avere un altro bacio?> chiede dolcemente.
<Sì.> troppo tenero.
Appoggio entrambe le mani sul suo collo e lo bacio.
Tiene gli occhi socchiusi per spiarmi.
Lo bacio con più intensità e li chiudiamo entrambi.
Inizia ad accarezzarmi i fianchi, poi le mie mani e alla fine mi tocca il sedere.
Interrompe il bacio all'improvviso.
<Sei una tentazione. Non riesco a fare l'amore con te però...> sospira.
<Sei combattuto?>
Annuisce.
<Inizia a togliere le mani dal mio sedere, sarà d'aiuto.> aggiungo.
Annuisce ancora e arrossisce.
Toglie le mani e le mette sulle cosce.
Sospira.
<Ho un conflitto interiore in questo momento, tu non puoi immaginare.> ride.
<Non voglio farti soffrire.> gli sussurro.
<Oh, che tenera.> dice.
Gli faccio la linguaccia e mi bacia subito.
Sentiamo bussare.
Mi alzo e vado alla porta.
La apro, entra Mary.
<Ciao, Emma.> dice.
Vede Charlie e corre da lui.
Gli salta addosso e Charlie grida.
<Oddio.> mormora.
<Mary, piano, Charlie è un po' dolorante.> finisco per ridere e lui mi guarda storto.
La abbraccia e la mette di nuovo giù.
Mi fa cenno di avvicinarmi.
<Posso sedermi sulle tue gambe?> chiede lei.
<No, mi dispiace. Deve starci Emma.> dice.
Mi siedo e lei sembra offesa.
<Ma se non ti vuole sposare!> dice.
<Eh, pazienza. Le farò cambiare idea.> dice lui.
Lei mette il broncio e se ne va.
<Mary! Charlie stava scherzando!> grido.
<Non scherzavo.> mi sussurra nell'orecchio.
Mi alzo e chiudo la porta.
Mi tolgo i jeans, visto che resterò in casa.
<Ci sono delle calze molto lunghe in quel cassetto.> me lo indica.
Lo apro e le trovo.
Sono nere.
<Mettile.>
Mi arrivano al ginocchio, sono morbide, calde e antiscivolo.
<Non sono della tua misura, sono da donna.> gli dico.
Mi sorride.
<Piantala di comprarmi cose!> lo sgrido.
<È un regalo carino, inizia a fare freddo e poi le tue gambe...> apre la bocca e inizia a fissarle.
Schiocco le dita.
<Allora.> ringhio.
In effetti sono bellissime, sono veramente morbide.
<Visto che sei già arrabbiata con me, guarda se trovi un sacchetto, sempre in quel cassetto.> dice.