CAPITOLO 66

4.8K 269 0
                                    


Prende il mio libro di matematica, il mio quaderno e l'astuccio.
Si siede sul letto accanto a me e posa tutte quelle cose.
Poi si alza, prende la felpa e dalla tasca prende una custodia per occhiali.
No.
Non ci posso credere.
Li estrae e se li mette.
<Che secchione.> scoppio a ridere.
<Si da il caso che questo "secchione" sia anche il tuo ragazzo e il più bravo studente che la nostra scuola abbia mai visto. Preparati per un corso intensivo di matematica avanzata.> dice con aria solenne.
Si siede e apre il libro.
È bellissimo, con gli occhiali sembra molto intelligente e lo è.
<Vieni più vicina che ti spiego come fare.> mi sorride.
Ubbidisco.
I nostri visi sono molto vicini, ma lui è molto concentrato, non intende lasciarsi distrarre dalla mia presenza.
Capisco molto velocemente le sue spiegazioni e iniziamo a fare gli esercizi.
<Hai sbagliato.> dice.
<Dove?>
Tira una riga e riscrive l'esercizio correttamente, ha una calligrafia bellissima.
<Capito?> mi risveglia dai miei pensieri.
<Sì, sì.>
Riesco a farli tutti senza sbagliare anche se il fatto che Charlie osservi ogni mia mossa mi mette parecchio a disagio.
Non voglio sbagliare davanti a lui.
<Brava.> mi sorride.
<Possiamo mettere via?>
<Prima devi imparare le definizioni a memoria.> dice e sbuffo.
Le legge prima lui, più guardo le sue labbra e più mi viene voglia di baciarlo.
Evidenzia i concetti più importanti e continua a leggere.
Tra un paragrafo e l'altro si lecca le labbra, non so per quanto ancora resisterò.
<Avvicinati ancora, adesso te lo faccio imparare.> dice.
Ubbidisco e avvolgo una mano intorno al suo braccio muscoloso.
Appoggio una guancia contro la sua spalla e ripeto ciò che dice lui.
<Emma, non ti distrarre.>
<Sono attenta.>
<Non è vero.>
Ha ragione.
<Okay, scusa.>
<Non ti scusare, piccola.> mi sussurra dolcemente.
Mi ha chiamata "piccola" un'altra volta.
<Okay.> sorrido.
<Abbiamo quasi finito, resisti ancora un po', fallo per me.> mormora.
<Va bene.> mi imbarazza quando parla così teneramente, non ragiono più.
Quando finiamo, Charlie prepara il mio zaino e lo mette vicino alla porta.
<Sono stato bravo?> mi chiede mentre si toglie gli occhiali.

Charles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora