CAPITOLO 41

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<Già. Potresti evitare di pestarlo?>
<Okay. Però se inizia a colpirmi dovrò difendermi.>
<Lo capisco.>
<Ci vediamo domani.> mi sorride.
Prima di andare ci scambiamo il numero di telefono.
Mi da un bacino sulla guancia e mi sento stordita.
Sono abituata alla timidezza di Charlie, questo Nathan è praticamente uno sconosciuto.
Se ne va.
Charlie mi chiama.
<Dovevi cancellare questo numero.> dico.
Non doveva chiamarmi.
<Non lo farò mai. Devo parlarti, è importante. Posso venire da te?>
Vuole dichiararsi, spero.
<Sì, certo.>
<Sto arrivando.>
Riattacco.
Entro in casa e poso le chiavi.
Come al solito sono sola.
Charlie arriva dopo dieci minuti.
Lo faccio accomodare in silenzio.
Ci sediamo sul divano e gli tremano le gambe.
<Che mi devi dire?>
<Nathan è una pessima persona. Non merita la tua compagnia. Lui usa le ragazze e quando finisce i suoi comodi le abbandona.>
<So badare a me stessa.>
<No, non è vero. Fidati di me, Emma.> mi guarda e leggo la disperazione nei suoi occhi.
<A te non deve interessare. Vedi di sparire dalla mia vita.> ringhio.
Ha le lacrime agli occhi.
<Non voglio sparire dalla tua vita, non voglio.> piange.
<Devi.>
Mi accarezza la mano e io schiaffeggio la sua.
<Emma. Ti prego.> le lacrime continuano a rigargli il viso, sono infinite.
<No.>
<Perché no?>
Mi devo dichiarare ora.
Adesso.
Vado?
Vado.
<Perché io mi sono innamorata di te e non posso essere tua amica.>
Spalanca occhi e bocca e non batte ciglio.
<Cos'hai detto?> dice.
<Che sono innamorata di te. Tu no, vero?> mormoro.
Si alza in piedi e va alla porta.
<Charlie.> grido.
<Devo andare.>
<Rispondi.> urlo mentre apre la porta.
<Mi dispiace.> esce e chiude timidamente la porta.
Ecco fatto.
Mi sento sollevata solo per un secondo, subito dopo inizio a piangere.
Non tornerà più, neanche come amico.
È finita sul serio.
Non so se riesco ad accettarlo.
Poteva almeno dirmi di no.
Sarebbe stato fantastico.
E invece.
Lo dico a Caroline via messaggio e lei impreca contro Charlie.
Mi squilla ancora il telefono.
È Elena, la mamma di Charlie.
Mi asciugo le lacrime e mi schiarisco la voce.
<Pronto?>
<Emma? Che cosa è successo con Charlie?>
<Niente...mi sono dichiarata.>
<Davvero?! E lui?>
<Se n'è andato.>
Resta in silenzio.
<Abbiamo frainteso.> mormora infine.
<Temo di sì.> sibilo.

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