Si alza e mi abbraccia.
<Non essere arrabbiata con me, ti prego.> mi supplica.
<Non lo sono, sto scherzando.>
Sporge il labbro inferiore e lo bacio.
Arretra leggermente ma poi si avvicina di più.
Il suo cellulare squilla.
Si separa da me e guarda il display.
Fa una strana smorfia e me lo mostra.
"Sara".
<Dammi, le rispondo io.>
<Non so se sia proprio una buona idea.>
<Charlie, dammelo o sarò davvero arrabbiata con te.>
Sbuffa e accetta la chiamata.
Mi passa il telefono.
<Hei, Charlie.>
<Sbagliato, Emma.>
<Che ci fai col cellulare di Charlie? Non so chi tu sia ma ti conviene ridarglielo.>
Scoppio a ridere.
Charlie fa avanti e indietro per la stanza mordendosi le dita.
<Perché? Non vuoi parlare con me?> rido.
<A Charlie interesso già io, levati di mezzo.> ringhia.
Mi sento leggermente ferita.
<Sono la sua fidanzata.> mormoro.
<Non durerai molto, so che Charlie non è interessato a te.>
<Mi sa che ti sbagli e anche molto.>
<Oh, no. A lui piaccio io. Mettitelo bene in testa.>
Ma questa è pazza.
<Le parlo io?> chiede Charlie.
Annuisco e gli passo il telefono.
<Smettila...cosa?..ma sparisci!...chi ti credi di essere per poter parlare così alla ragazza che amo? Tu non mi conosci, non vali niente per me, okay? Dimenticami o ti farò pentire di ogni singola parola che le hai detto, lo giuro.> grida, non mi sembra lui.
<Fottiti.> riattacca e si gira verso di me.
È rosso di rabbia.
Si avvicina, spegne il telefono.
<Amo solo te, piccola. Nessuno si metterà in mezzo.> sembra ancora furioso.
Annuisco e sospira.
Si siede sulla sedia e appoggia la testa sulla mia pancia.
Gli accarezzo i capelli mossi e scompigliati, lo sento sospirare ancora.
Si sta calmando.
Entra un dottore.
<Ciao, Emma. Come ti senti?>
<Salve. Molto bene, grazie.>
<Ho una buona notizia: puoi finalmente tornare a casa.> mi sorride.
Charlie solleva la testa.
<Davvero?!> dice.
Il dottore annuisce.
<Grazie.> dico.
<Di niente, ora vi lascio soli. Ciao, ragazzi.> dice teneramente.
Eh, lo so, siamo una bella coppia.
<Dai, me ne voglio andare via subito.> mi alzo subito e prendo i miei vestiti.
Mi cambio in bagno, lontano dallo sguardo possessivo di Charlie.
Quando esco già cambiata è lievemente deluso.