<Sara, davvero, sono desolato ma Emma mi piace troppo.> mormora lui.
Mi apre la portiera e mi toglie lo zaino dalle spalle.
Mi siedo e lui mi chiude la porta.
Posa lo zaino accanto a Caroline e si siede al volante.
<Ciao.> le sussurro.
<Sei una puttana!> mi urla lei, mi appiattisco contro il sedile dalla paura.
<Non ti permettere mai più.> ringhia Charlie.
Emergono delle vene dalle sue braccia e una sul suo collo.
Stringe forte i pugni, è veramente furioso.
<Okay, scusa, scusa.> brontola lei.
Annuisco.
Charlie la incenerisce con lo sguardo e mette in moto.
Ce ne andiamo e nessuno osa fiatare.
Capisco che è arrabbiato dal suo modo di guidare, è sul limite del legale.
Accompagniamo Caroline e la lasciamo sotto casa.
Ci salutiamo timidamente e Charlie mi porta a casa.
Scendiamo e prende il mio zaino.
Sembra arrabbiato anche con me.
Prendo le chiavi e apro la porta.
Entriamo e la richiudo.
Sento un profumino delizioso provenire dalla cucina.
Charlie mette il mio zaino sul divano e viene verso di me.
Ho paura, arretro e tocco il muro con le spalle.
Il suo sguardo si addolcisce e allarga le braccia.
<Vieni qui.> mormora.
Mi avvicino con cautela e alla fine sprofondo tra le sue braccia.
Mi bacia ripetutamente la fronte e mi strofina la mano contro la schiena.
<Ti amo, piccola. Non permettere a nessuno di fartelo mettere in dubbio.>
Mi stringe la mano e andiamo in cucina.
Dopo pranzo, lui inizia a studiare e anche io, cioè, quasi.
Sta studiando scienze e io filosofia ma non riesco a smettere di guardarlo.
Siamo seduti in salotto, lui su un divano e io su un altro.
È molto più veloce di me.
Mi manca tanto, non so perché.
<Charlie?> mormoro.
Lui si volta e si avvicina gli occhiali al naso.
<Dimmi.>
Ha i capelli disordinati, gli occhi illuminati da una piccola lampada e labbra rosse.
<Volevo chiederti di aiutarmi a studiare ma...sembri un po' indaffarato...quando credi di finire?>
Chiude rumorosamente il libro e lo appoggia sul tavolino.
<Finito.> annuncia.
Si alza e si siede accanto a me.
<Dì la verità, Emma. Ti manco, eh? Ho visto che mi guardavi in un modo...> ride.
Mi mette subito in imbarazzo.
Come ha fatto?
<No, no...> mento.
