<E di chi allora? Ho bisogno di saperlo o non mi darò pace.> sibilo, sto per rimettermi a piangere.
Mi brucia il petto, le guance e gli occhi.
<La colpa è del tipo che stava al volante. Non è colpa tua.> continua.
Mi giro dall'altro lato e gli do le spalle.
Tento di piangere in silenzio ma finisco per scoppiare in un mare di singhiozzi e lacrime.
<Amore.> si precipita accanto a me e mi abbraccia forte.
Vorrei che fosse colpa sua.
Ho sperato che lo fosse.
Ho bisogno di sapere che non è stata colpa mia o credo che non riuscirei a darmi pace.
<Lasciami, Charlie.> tento invano di liberarmi dalle sue braccia muscolose ma è tutto inutile.
<È colpa mia, è colpa mia, Emma. Io me ne sono andato, io dovevo proteggervi. Ti ho lasciata sola e non me lo perdonerò mai.> mormora.
Preferisce prendersi la colpa che andarsene.
È proprio pazzo di me.
E io di lui.
<Smettila, non è colpa tua.> piango.
<Sì, invece. Avrei potuto evitarlo se ci fossi stato. Sapevo che partire sarebbe stata un pessima idea.>
<Non potevi immaginare che cosa sarebbe successo qui. Non è colpa tua.>
<Secondo te, di chi è?>
<Non lo so. Se Caroline mi avesse almeno mandato un messaggio avrei saputo che stava bene e non sarei passata davanti casa, Mary non mi avrebbe vista e non sarebbe stata impaziente di attraversare la strada. Avrebbe guardato prima a destra e poi a sinistra, come le ho insegnato. Forse non le ho insegnato bene...io non sono una buona sorella.> mormoro.
<Poco importa di chi è la colpa. Pensa a Mary, a quanto stia lottando per sopravvivere, lei non ha bisogno di subire anche questo. Ha bisogno che la sua famiglia resti unita e ha bisogno di te, la sua fantastica sorellona.> mi sorride e sorrido anch'io, nonostante le lacrime.
<Andiamo a trovarla?>
<Quando vuoi tu.>
<Adesso.>
Charlie mi mette le scarpe, anche se ci sarei riuscita da sola.
Usciamo dalla stanza e vediamo sua madre nel corridoio.
Quando mi vede camminare è molto sorpresa.
<Emma! Dovresti essere a letto.>
<Sta meglio.> mi precede Charlie.
Mi stringe forte la mano.
<Vuoi andare da Mary, vero?>
Annuisco.
<L'hanno spostata in questo ospedale poco fa. Vuoi che ti accompagni?>
Annuisco di nuovo.