CAPITOLO 87

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Mette un braccio sul tavolo.
Gli accarezzo la mano, mi guarda e si volta di nuovo.
È tutto inutile.
<Charlie, andiamo di là, ti devo parlare.>
Mi guarda annoiato e si alza.
Mi ferisce il suo atteggiamento.
Andiamo in salotto e chiude la porta.
Si avvicina a me.
<Che c'è?> sbotta.
<Se non mi vuoi dire cosa ti è successo, va bene. Non ne parleremo più, eviterò l'argomento ma, ti prego, non mi evitare, mi sento esclusa.>
Il suo sguardo si addolcisce subito.
<Mi dispiace, non me ne sono reso conto. Scusa.> mormora.
<No, ti chiedo io scusa, non sono affari miei.> mormoro.
Mi bacia e ogni preoccupazione si dissolve.
Mi stringe a sé e mi accarezza una guancia.
<Ti amo.> sussurra.
<Anch'io.> sorrido, mi sento sollevata.
<Non parliamo del mio passato, okay?>
Annuisco.
Speravo che cambiasse idea.
Sono curiosa ma non al punto da insistere ancora.
Torniamo in cucina, mano nella mano.
<Scusa mamma, non volevo aggredirti.> mormora.
Lei sorride e annuisce.
<Non dovevo dirglielo senza il tuo permesso.>
Charlie mi bacia la mano, non intende più restituirmela.
<Scusa se ieri non ho dormito con te, ero nervoso.> mi sussurra nell'orecchio.
<Non fa niente.> sorrido e lui ricomincia a baciarmi la mano.
<Per la torta ci vorrà ancora un po', ma il caffè e le brioche sono pronte.> dice Elena.
Dopo colazione, Elena, insiste per uscire tutti insieme.
Mi vesto e mi trucco con calma, mi sento ancora un po' debole.
Sento bussare.
<Avanti.> dico, ormai sono pronta.
Charlie entra.
<Andiamo?>
Indossa un paio di jeans neri attillati e strappati al ginocchio, una maglietta bianca con le maniche tagliate e ha in mano una giacca di pelle nera.
È stupendo.
<Sei bellissima.> mi sorride e si avvicina.
Lo trovo irresistibile.
<Tu di più, davvero.> mormoro.
Tocca la mia gonna e mi abbraccia.
<È un po' corta. Sono geloso di te, lo sai.>
<Non ti preoccupare, ci sei tu con me.>
<Non mi mollare mai la mano, okay?>
Ho passato tutto il tempo usato per prepararmi a sperare che volesse tenermi per mano.
<Okay.> Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
I suoi occhi sono vicinissimi ai miei.
I nostri nasi si sfiorano.
<Baciami, Emma. Ti prego.> sussurra.

Charles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora