Capitolo 176

3.4K 162 4
                                        


Metto la mano sui suoi addominali.
<Non so se puoi toccarli.> dice.
<Preferisci che lo faccia un'altra?>
<No. Toccami.> mormora.
Sorrido soddisfatta.
Lui si sfila la maglietta.
Solleva leggermente i fianchi ogni volta che la mie dita vanno al di sotto del suo ombelico.
<È una tortura?> chiede ansimando.
<Sì.> gli dico.
Noto un certo rigonfiamento formarsi nei suoi jeans.
Bacio i punti in cui è più sensibile, raggiunge il culmine della sopportazione, inizia a ripetere il mio nome a voce fin troppo alta.
Si solleva, mi prende e mi butta sul letto.
Si mette sopra di me e blocca ogni mia via d'uscita.
<Mi stavo divertendo.> rido mentre inizia a spogliarmi.
<Non meritavo di soffrire così.> dice.
<Non stavi affatto soffrendo.> gli dico.
Lui arrossisce.
<Stavo impazzendo dal piacere.> sibila.
Rido.
<Non pensavo nemmeno di essere suscettibile in certi punti.> aggiunge.
<Saresti suscettibile anche se ti baciassi un ginocchio.>
Scoppia a ridere.
<Hai ragione. Sei tu che mi fai quest'effetto.> dice ritornando serio.
Di solito è lui a baciare ogni millimetro del mio corpo prima di iniziare.
È stato bello prendere il suo posto e capisco, se vuole tornare a essere la figura dominante.
<Charlie?> è la voce di Elena.
Lui va nel panico.
<Come la nascondo questa?> dice indicando la sua erezione.
Faccio spallucce.
<Vai tu.> dice.
Sua madre entra nella stanza e Charlie mette un cuscino tra le gambe.
Indosso ancora la gonna ma sopra ho solo il reggiseno.
Quando ci vede esce fuori subito.
<Scusate! Mi dispiace!> dice.
<Di che cosa hai bisogno?> chiede lui.
<C'è Abbie, ti aspetta in salotto.>
Abbie?
Ancora lei?
La stessa che ci aveva spudoratamente provato con lui più e più volte?
<Dammi dieci minuti.> risponde.
<Okay.> dice.
La sentiamo allontanarsi.
Charlie si riveste.
<Torno subito, non ti muovere.> mi dice.
<Che cosa ci fa lei qui?> chiedo.
<Non lo so. Piccola, lo sai che ti amo, no? Non ti farei mai soffrire di proposito. Vado a vedere che vuole, la mando via e poi sono di nuovo tutto tuo.> dice dolcemente.
<Prometti di fare subito?>
<Lo prometto, abbi pazienza.> mi dice e mi bacia.
Si alza e esce guardandomi.
A cosa dovrei pensare ora?
Io mi fido di lui.

Charles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora