CAPITOLO 16

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<È un segreto.> si riprende il cucchiaio e torna a cucinare.
Io e Caroline apparecchiamo.
<Un ragazzo che sa cucinare, se non lo sposi tu lo faccio io.> sghignazza senza farsi sentire da lui.
<Piantala.> sbotto.
<Parlate forse di me?> domanda gettandomi un'occhiataccia.
<No, Charlie.> mi avvicino a lui.
Sta mescolando la pasta.
<Okay.> borbotta.
Si volta verso di me.
È sporco di sugo.
<Charlie, hai un po' di sugo sul labbro.>
Lui si lecca le labbra senza smettere di guardarmi.
Espiro di colpo.
<Ancora?>
<No, non più.>
<Grazie.> guarda di nuovo la pasta.
<Figurati.>
<Ho un po' di sete, posso prendere l'acqua?> domanda.
<Certo, è nel frigo.>
Va verso il frigo e poi si ferma.
<E questo cos'è?> ride mentre stacca il disegno di Mary dal frigo.
<Mary...lo ha disegnato lei.>
<Bello...ma molto fantasioso.> commenta.
Lo riattacca.
<Per quale motivo?> Perché glielo sto chiedendo, dannazione?
Prenderò una batosta.
<Perché stiamo insieme. In quel senso, intendo.> non mi guarda, sta prendendo l'acqua.
<Già.> simulo una risata ma mi esce piuttosto male.
Sento un vuoto nello stomaco, come se qualcuno mi avesse colpita e quel qualcuno è proprio Charlie.
Mi sento così male in questo momento.
Non so se essere felice che non se ne accorga o triste perché non gli interesso abbastanza da avere la sua totale attenzione.
Voglio dire, ha ragione, io e lui, insieme...non credo che ci potrà mai essere nulla tra di noi ma credevo di piacergli e la sua affermazione mi ha fatto perdere tutta la sicurezza che possedevo.
Neanche Caroline si è accorta di nulla, continua a chattare con un ragazzo.
È come se fosse appena scoppiata una bomba e io sia l'unica vittima.
Charlie beve, posa il bicchiere e mi guarda.
<Em, che hai?> si avvicina fin troppo, vorrei urlargli di allontanarsi, di non toccarmi.
<Niente.>
<Che è successo?> ignora deliberatamente la mia risposta e mi accarezza il dorso della mano.
Faccio un passo indietro ma finisco contro il lavabo.
<Sto bene...vado in bagno.> mi allontano da lui, da quella stanza e da quel maledettissimo disegno.
Vado in bagno e mi guardo allo specchio.
Okay, ho un aspetto spaventoso.
Ho gli occhi lucidi e sono pallida come un cadavere.

Charles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora