<Mi dispiace...Vieni qui, per favore?> mormora.
Sospiro e ci mettiamo nella stessa posizione di prima.
Aspetto che si addormenti e decido di chiamare Elena.
<Pronto, Emma? Tutto bene?>
<Ciao, Elena. Sta malissimo.>
La sento sospirare.
<È grande ed è responsabile delle sue azioni. Gli ho detto di tornare a casa, che avreste potuto riprendere la vacanza in un altro momento ma non vuole ascoltarmi.>
<Forse sta davvero guarendo, insomma, come hai detto tu, dovrebbe essere responsabile.>
<Lo è. Credo che sappia bene quel che fa. Non ti preoccupare.>
<Grazie mille, scusa il disturbo.>
<Nessun disturbo. Ci sentiamo.>
Riattacco.
Charlie dorme per almeno tre ore.
Io guardo la TV, leggo e finisco il libro che avevo iniziato.
Finalmente si sveglia.
<Come stai?> gli chiedo subito.
Lui mi abbraccia e sbadiglia.
<Bene.> dice.
<Che vuol dire?>
<Meglio di prima. Non sono ancora guarito del tutto ma...sto meglio. Ordino due pizze.> dice.
Le ordiamo dall'hotel, Charlie dice che offrono un ottimo servizio catering.
In effetti le pizze sono buonissime.
Charlie non vomita più.
Guardiamo un film e non si addormenta.
Non mi ha mentito, forse.
Si fa una doccia calda e esce con i vestiti già addosso, per non prendere ulteriormente freddo.
<Vuoi dormire ancora un pochino?> gli chiedo.
<Voglio giocare con te.> dice sorridendomi.
<Che genere di gioco?> chiedo emozionata.
Mi sorride ancora. Ho capito.
<No. Stai male.>
Sbuffa.
<Vieni a letto.>
<Ma è noioso.> dice mentre ubbidisce comunque ai miei oridini.
<Ci sono io. Ti sembro noiosa?>
<No.> mi sorride dolcemente.
<Adesso dormi.> gli sossurro.
Mi stringe a sé.
<Non andartene mentre dormo. Non ti devi alzare.> mi ordina.
<E se devo andare in bagno?>
<Vacci ma poi devi tornare prima che mi accorga che sei sparita. Odio svegliarmi e trovare il letto vuoto.>
Anche se me lo sta imponendo è comunque un pensiero adorabile.
<Come vuoi tu.> sossurro.
<Mi tocchi i capelli?>
<Come, prego?> spalanco gli occhi.
<Mi piace quando lo fai.> sibila.
Si sta già addormentando.
<Okay.> gli sossurro.
Metto un braccio dietro il suo collo e glieli accarezzo.
È un piacere, sono morbidissimi e profumano di lui.
Sorride con gli occhi chiusi.