Mi bacia il collo e io lo allontano.
<Comportati bene.> gli dico scendendo le scale velocemente.
Lui si affanna per raggiungermi e mi prende per mano.
Arriviamo in salotto, Mary dorme sul divano e non c'è nessuno.
<Mamma?> chiede Charlie.
Nessuno risponde.
Ci sediamo davanti al camino e prendo un cioccolatino.
Tolgo l'incarto e lo poso sul tavolino.
Charlie mi fa sedere sulle sue gambe.
<Me ne dai un po'?> chiede.
<Prima io.> dico e lui annuisce.
Lo mordo a metà e gli metto in bocca il resto.
Lui lo mastica in fretta e afferra la mia mano, lecca il cioccolato sulle punte delle dita e io la ritraggo per il solletico.
Mi sorride e si passa la lingua sul labbro inferiore.
<Se mia madre non c'è, possiamo fare qualcosa qui, davanti al camino.> dice.
<C'è Mary sul divano.> mormoro.
<Posso portarla nella mia stanza.> dice.
Lo guardo storto e lui sospira.
<Ho capito, ho capito.> mormora.
Sentiamo delle chiavi insinuarsi nella serratura della porta di casa.
Ci voltiamo e viene aperta da uomo terribilmente simile a Charlie.
Ha gli occhi chiari, anche se un po' spenti, i capelli castani ondulati sono pettinati all'indietro.
In mano ha una ventiquattr'ore, nell'altra un mazzo di rose rosse ed è vestito elegantemente.
<Ciao, Charlie.> dice con voce rassicurante e piacevole almeno quanto il fuoco che arde nel camino alle nostre spalle.
Mi volto verso di lui e noto che si è completamente irrigidito.
<Volevo parlare con tua madre, è qui?> chiede.
<Non lo so.> dice lui.
L'uomo, che chiaramente è suo padre, sbuffa e posa la valigetta all'ingresso. Si toglie il cappotto e si siede sul divano.
<Piacere, Richard.> dice.
<Emma.> mormoro a voce più bassa di quanto volessi.
<Sei la ragazza di Charlie?> mi sorride.
Charlie si mette in mezzo e mi nasconde dietro la sua spalla.
<Non puoi parlare con lei.> dice.
Richard non sembra sorpreso dall'atteggiamento del figlio.
Charlie si alza, prende in braccio Mary e mi fa cenno di seguirlo.
Mi porta in una stanza che non avevo mai visto, sembra uno studio mischiato ad una biblioteca.
<È dove mia madre scrive i suoi romanzi.> dice.
Mette Mary su un divanetto e si avvicina a me.
<Ti prego, non entrare in confidenza con quell'uomo. È un mostro.> dice.