CAPITOLO 24

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<Devo andare, Charlie.> mi allontano e lui mi afferra il polso.
<Aspetta.>
<Che cosa vuoi ancora?>
<Domani, ci sarà una festa a casa di un mio compagno di classe. Ci ha invitati tutti e ha detto che potevamo invitare chi volevamo.>
<E quindi?> chiedo e lui sbuffa.
<Vuoi venire con me?>
<Ci penserò.> mormoro.
<Chiamami, okay? Fammi sapere.> mi sussurra.
<Va bene ma ora mollami.> sbotto e lui mi lascia andare.
<Ciao.> gli dico mentre vado verso la porta.
<Ciao, Em.> mi sorride.
Vorrei essere arrabbiata con lui ma non ci riesco, è impossibile.
Rientro in casa e chiudo la porta.
<Emma, chi era quello?> dice mio padre che è seduto sulla poltrona, come se mi stesse aspettando.
<Lui è Charlie.>
<Perché dovevate vedervi?>
<Voleva solo invitarmi a una festa, domani sera.>
<E tu ci vuoi andare?>
<Non lo so.>
<Non ci andrai.> ringhia.
<Perché? Che ho fatto?>
<Nulla ma tu, alle feste, non ci vai.>
Annuisco e vado nella mia stanza.
Mi da fastidio, anche se non avevo deciso.
Mi da fastidio il fatto che lui abbia deciso prima di me.
Chiamo Caroline, devo parlare a bassa voce, Mary Alice 'sta dormendo.
<Caroline? Domani c'è una festa, Charlie mi ha invitata.>
<Uhm, sì, so anche dov'è. Ci andiamo?>
<Mio padre non vuole.>
<Neanche il mio. Trasgrediamo?>
<Trasgrediamo.>
<Perfetto. Ho un ragazzo che mi accompagnerà, quindi ci lasceremo spazio a vicenda.>
<Va bene, a domani.>
<A domani.>
Riattacco.
Decido di dare la buona notizia a Charlie ma via messaggio.
"Hei, Charlie. Ho deciso di andarci."
"Buonasera, Em. Ne sono lieto e, toglimi una curiosità, perché non mi hai chiamato?"
"Preferisco di no, al momento."
"Peccato. Non so cosa darei per sentire di nuovo la tua voce."
"Smettila."
"È vero. Mi manchi, Emma. Ogni secondo più del precedente." ho un tuffo al cuore, è così dolce ma non posso lasciare che mi tiri a sé come al solito.
"Non mi parlare in questo modo."
"Ti da fastidio? Perché?"
"Sì, perché sembra che tu mi stia corteggiando o qualcosa del genere."
"Se ti volessi corteggiare direi cose ben diverse."
"Tipo?"
"Non ho intenzione di corteggiarti e quindi non lo saprai."
"A domani."
"No, aspetta Em."
"No. Ciao."
"Emma. Ti prego!"
Non gli rispondo più e spengo il telefono.

Charles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora