Gli do un bacio sulla guancia e sospira.
<Scusa.> gli sossurro.
Non resiste e sorride.
Inizio a controllare la sua stanza, solo per farmi gli affari suoi.
Osservo la sua libreria, è molto ordinato e non saprei dove mettere le mani senza incasinare tutto.
<Che cosa cerchi?> mi chiede.
<Sto solo guardando.>
<È una perdita di tempo. Vieni qui e amami.> sbotta.
Mi volto verso di lui, si è sdraiato.
Guardo di nuovo la libreria.
Noto un libretto nero con delle strane incisioni.
Controllo Charlie, ha chiuso gli occhi.
Sono troppo curiosa.
Tento di estrarlo facendo il minor rumore possibile e ci riesco.
Lo apro, è diario segreto.
Controllo fin dove è arrivato.
La data corrisponde a due giorni fa, eravamo ancora a Parigi.
Charlie sbuffa.
Chiudo il diario e lo metto nella stessa posizione in cui l'avevo trovato.
Credo che lo leggerò di nascosto.
Mi siedo sul letto e lui mi afferra un braccio.
<Dormi con me.> mormora.
<Avevi detto di non voler dormire.>
<Mi sento improvvisamente stanco. Mi dispiace.>
Batte le palpebre ancora alcune volte e chiude gli occhi.
Dopo alcuni minuti allenta la presa sul mio braccio e lascia cadere la mano sul materasso.
Gli tocco una guancia e non si muove.
Come ha fatto ad addormentarsi così velocemente?
Il mio primo pensiero si rivolge a quel diario.
Scivolo via dal letto e lo prendo di nuovo.
Lo riapro in quella pagina e inizio a leggere.
"Emma sa. Credo che abbia capito che ci sia davvero qualcosa che non vada in me.
Ho paura.
Sono sicuro che mi lascerà.
Io peggiorerò e l'amore scomparirà, lascerà spazio alla pena.
Non mi è mai importato molto di morire da un momento all'altro ma ora che la conosco...non posso permettermi di andarmene via da questo mondo.
Sono geloso di chiunque altro ragazzo che non sia nelle mie stesse condizioni, particolarmente di Nathan.
È un ragazzo intelligente, simpatico e molto scaltro.
Probabilmente, se fossi stato una ragazza, mi sarei messo con lui.
Avevo bisogno di più tempo, solo qualche giorno da passare come un ragazzo normale che porta la sua fidanzata in vacanza ma purtroppo, non sono normale.
Sono costretto a vivere così e non voglio costringere anche lei.
La sto imprigionando e non posso fare altrimenti."