<Adesso basta, mamma, lasciala stare.> borbotta Charlie arrabbiato.
Si avvicina e mi prende per mano.
<Davvero, non volevo essere indiscreta...> tenta di giustificarsi lei.
<Non fa niente.> mormoro mentre Charlie mi porta via.
Torniamo nella sua stanza e non mi dice nulla.
<Devi riposare ancora.> è l'unica cosa che mi dice prima di mettermi a letto.
Spegne la luce e esce.
Che gli è preso?
Non riesco a dormire, ho già dormito troppo nel pomeriggio.
Resto con gli occhi aperti e fisso il soffitto.
Spero che entri da un momento all'altro ma non succede.
A tarda notte, riesco ad addormentarmi annoiata dalla mia stessa solitudine.
Mi sveglio il mattino seguente, sono le otto e mezza.
Mi alzo e, dopo essere stata in bagno, vado di sotto.
Elena sta cucinando.
<Hei.> mormoro entrando.
<Ciao, Emma! Buongiorno.> mi sorride.
<Buongiorno anche a te.> ricambio il sorriso e mi siedo a tavola.
<Charlie non si è ancora svegliato. Ti chiedo ancora scusa per ieri, spero di non averti turbata.>
<Non quanto hai turbato Charlie. Mi è sembrato un po' strano.>
Lei fa finta di niente e prepara l'impasto per una torta di mele.
<C'è qualcosa che mi devi dire?>
Mi osserva, si morde il labbro e poi strizza gli occhi.
<E va bene.> sbuffa.
<Coraggio.> la incito.
<A Charlie non piace questo genere di argomento, la morte.>
<Perché?>
<Ha avuto un brutto passato con suo padre.>
<Posso saperne di più?>
<No.> sbotta Charlie entrando.
Ho il cuore che ha appena fatto da zero a cento in un secondo.
<Charlie...> mormora sua madre, è terrorizzata.
<Non ti permettere più di parlarne, sono stato chiaro?> grida così forte da spaventarmi.
Gli si gonfia una vena sul collo e molte altre sulle braccia.
Si siede accanto a me ma non mi degna di sguardo.
Ho lo stomaco tutto attorcigliato.
Vorrei parlargli ma ho paura che mi sgridi o che mi ferisca.
Anche Elena sembra averne.
Lo so che non sono affari miei ma è stata colpa mia se stava dicendo quelle cose.
Avrebbe dovuto sgridare me.
Lo osservo con la coda dell'occhio.
Ha i capelli tutti in disordine e gli occhi rossi.
Le sue labbra sono serrate, così come la sua mandibola.
Rivoglio il Charlie dolce, comprensivo e tenero.