Capitolo 103

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Charlie arretra finché non si stacca completamente da lei.
<Avanti, Charlie, lei non c'è? Possiamo divertirci un mondo.> lei si avvicina ancora e inizia a toccargli il petto.
<Lasciami, non mi toccare.> sibila lui.
Non capisco perché non la stia sbattendo fuori di casa.
Non capisco la sua esitazione, la sua continua gentilezza nei suoi confronti.
Alza lo sguardo e mi vede.
Scendo le scale e gli vado incontro.
Lo spingo fuori, lei esce tranquillamente.
<Emma, che fai?> grida.
<Vattene!> urlo.
Lo spingo un'ultima volta e cade all'indietro.
Sbatto la porta mentre osservo il suo sguardo impaurito.
Chiudo la porta a chiave e lo sento subito bussare.
<Emma! Emma, apri! Ti amo, apri!> grida.
Non riesco a piangere e la cosa è devastante.
È come se il dolore fosse così tanto insopportabile che il mio cervello abbia semplicemente deciso di evitarlo.
<Vattene.> ringhio.
<No, Emma...> inizia a piangere.
<Vattene o chiamo la polizia.>
<Posso spiegare.>
Apro la porta e lo guardo.
È spaventato.
<Posso entrare?> chiede dolcemente.
Annuisco.
Entra e chiudo la porta, Sara se n'è andata.
Ci sediamo sul divano e mi metto dal lato opposto.
<Parla.> mormoro.
Si strofina il viso con entrambe le mani.
<È stata la mia prima volta.> mormora.
<Come scusa?>
<Ho perso con lei la mia verginità.>
No, perché con lei?
<Tu non hai mai avuto una fidanzata, tu...erano tutte bugie? Tutte balle? Tutto frutto di un tuo stupido gioco?> grido alzandomi.
La testa sta per scoppiarmi.
<No, era tutto vero...l'ho incontrata ad una festa, io ho bevuto e lei anche e ed è successo, se avessi saputo che avrei incontrato te, non l'avrei mai fatto...non puoi avercela con me per qualcosa che è successo così tanto tempo fa.>
<Ma vi siete baciati.> sento di dover piangere.
<È stata lei a saltarmi addosso, credimi.>
Scuoto la testa e trattengo le lacrime, devo essere forte o ci ricascherò.
<Non ti credo, Charlie.>
<Non ti fidi di me? Del tuo ragazzo? Preferisci credere a lei?>
<Io credo a ciò che ho visto e so che se non avessi voluto baciarla, non gliel'avresti permesso.>
Lui si innervosisce.
<Amore, ti amo.>
<Sta' zitto. Non dirlo più.> ringhio.
<Mi dispiace.> mormora.
<No, no. Io ti ho aperto il mio cuore e tu me l'hai spezzato. Non ti perdonerò mai, tu...tu non dovevi giocare così con i miei sentimenti.> inizio a piangere.

Charles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora