Entro nella camera da letto e mi ci chiudo dentro.
Mi cambio mentre lui continua a bussare.
<Emma, la butto giù.> mi sgrida.
<Si, si. Certo.> rido.
Mi metto le scarpe, prendo lo zaino e lui sfonda veramente la porta.
<Ma sei pazzo?>
<Perché mi hai tirato lo schiaffo e...dove stai andando?> prende il mio zaino e lo butta sul letto.
<Perché menti.>
<Come?>
<Tu menti. Menti quando dici di star bene, menti quando dici di non essere stanco. Tu hai qualcosa, un segreto. È arrivato il momento di parlare, che ne dici?>
Apre la bocca ma la richiude subito dopo.
Stringe i pugni e guarda in basso.
<Charlie, se mi ami davvero come dici, dimmi la verità. Qualunque cosa tu stia passando io la capirò e ti aiuterò.>
Sospira, sta per piangere.
Si siede sul letto, la luce del sole che filtra dalle tende illumina il suo viso.
Ci sono delle strane macchioline violacee.
<Quella al telefono era la mia dottoressa. Quando ero piccolo...> inizia a piangere.
Mi siedo accanto a lui e gli stringo la mano.
<Charlie, non ti lascerò solo, qualunque cosa accada.>
<Avevo la leucemia. Mi è stata diagnosticata quando avevo otto anni ed ero guarito ma...> singhiozza.
<Credi che sia tornata?> gli dico dolcemente.
Annuisce.
Mi abbraccia e si lascia andare.
<Mi stava dicendo di tornare a casa, diceva che poteva essere grave ma non voglio lasciare questo posto...doveva essere speciale questo viaggio e invece...> piagnucola.
Mi sembra di immaginarlo da piccolo.
<Torniamo a casa, quando guarirai torneremo.>
<E se non dovessi guarire?> mi chiede guardandomi negli occhi.
<Vuoi un altro ceffone? Guarirai, Charlie. Vedi di non mentirmi più.>
<Questa era l'ultima cosa che non ti avevo detto, lo giuro.> sibila.
Lo bacio dolcemente per calmarlo ma è davvero difficile.
L'unica cosa utile che posso fare è restargli accanto.
Preparo le valige e Charlie compra i primi due biglietti disponibili.
È molto debole, sono io a portare le valige e lui si sente chiaramente a disagio.
Quando arriviamo, sua madre lo porta direttamente all'ospedale.
Charlie appoggia la testa al finestrino per tutto il tragitto lasciando che sobbalzi a ogni dosso o buca.
Elena si volta, lo vede e decide di evitare una conversazione.