Capitolo 110

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Mi alzo e scendo a salutare mio padre.
<Charlie?> mi chiede.
<È in bagno.> mormoro.
Penso di essere rossa per l'imbarazzo anzi, ne sono sicura.
<Okay.> sospira e si siede sul divano.
Cambia canale e Mary non dice nulla, viene da me e torniamo di sopra.
<Vado a dormire.> mormora.
<Dormi da sola?>
<Sì. Se ho paura puoi dormire con me?>
Annuisco.
La metto a letto e la copro per bene.
<Mi leggi un libro?> chiede.
<Certo, quale?>
<Cenerentola.>
Prendo il libro, un tempo era mio e poi, quando sono cresciuta, l'ho regalato a lei.
Mi siedo e inizio a leggerlo.
Quando arrivo a metà sento bussare alla porta.
<Avanti.> dico.
Entra Charlie.
Indossa i boxer e una maglietta, ha i capelli bagnati.
<Hai fatto la doccia.>
<Sì.>
<Credevo che volessi...>
<Non ti preoccupare, ho fatto anche quello.>
Charlie.
Non so se picchiarlo o baciarlo.
<Che cosa?> chiede Mary.
<Lavarmi i denti, intendevamo quello.> dice lui.
<Sì.> mento.
<Finisci di leggere.> mi chiede.
<Che cosa leggi?> chiede Charlie.
<Cenerentola.> rispondo.
Chiude la porta e si siede accanto a me.
Mi circonda con un braccio e avvicina il suo viso al mio.
Adesso ho l'ansia da prestazione.
Mary si addormentata dopo poche pagine.
Rimetto il libro a posto e esco, seguita da Charlie.
Andiamo nella mia stanza, chiude la porta a chiave e spegne la luce.
Ci mettiamo sotto le coperte e lui mi stringe a sé.
Appoggio la testa sul suo petto e lui mette una mano sul mio sedere, in ogni caso non sembra avere cattive intenzioni.
<Se non mi dai il bacino della buonanotte, non dormo.> sorride.
Mi tiro su e lo bacio.
Mi afferra una coscia e mi fa mettere a cavalcioni su di lui.
<Non è il caso.> mormoro.
<Sono delle coccole innocenti. Non mi ecciterò, non tornerò in quel cesso, non senza di te.>
Scoppio a ridere e lui mi tappa la bocca.
<Non fare rumore!> sibila.
<L'hai fatto davvero?>
Annuisce.
<Ma...>
<Quando dico che sto scoppiando, non scherzo. Stavo scoppiando.>
Lo guardo.
Quando entrerò in quel bagno non potrò far a meno di pensare a lui che fa quelle cose...proprio lì.
<Non mi fissare così. Avresti voluto assistere, eh?> ride.
<No!>
<Sì, invece. Chissà quanto eri triste mentre leggevi quella storia. Io ero abbastanza felice.> ride.

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