CAPITOLO 12

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<No, perché quel giorno non arriverà mai.> <Come ti pare. Sono stufa di parlarne. Buonanotte.> mormora.
<'Notte.>
Caroline è stata un po' aggressiva ma penso che voglia solo protteggermi, lo farei anch'io se fossi in lei.
Il mattino dopo ci sediamo vicine, come al solito.
Quando Charlie sale è lui il primo a salutarmi.
<Buongiorno, Emma.> mi sorride meravigliosamente.
<Buongiorno, Charlie.> ricambio il sorriso.
Si siede davanti a Caroline per potersi girare verso di me.
Vorrei andare a sedermi accanto a lui ma la mia coscienza me lo proibisce.
<Hai dormito bene? Sei incantevole quest'oggi.>
<Sì, ho dormito bene. Grazie del complimento.>
Mi fa un sorrisino timido e arrossisce.
È così tenero.
<Oh, ciao Caroline. Tu come stai?> <Sto "incantevolmente" bene.> ride.
<Bene, sono felice per te.> le sorride.
Sembra che l'odio per lei si sia dissolto.
<Charlie, ti senti meglio?> gli chiedo.
<Ehm. Non lo so...è un periodo un po' così...buio. Temo di non poterci fare niente ma non preoccuparti, Em. Me la so cavare. Sono felice di essere tuo amico, sul serio.> mi sorride.
<Lo sono anche io.>
<Uhm, Charlie, tu non hai fratelli o sorelle?> chiede improvvisamente Caroline.
<No, sono tristemente figlio unico.>
<Tristemente?>
<Sì. Ho sempre voluto un fratello con cui giocare o una sorella da poter proteggere. Ho avuto un'infanzia un po' solitaria.> mormora e perde il suo sorriso.
Caroline lo guarda con compassione.
<Non preoccuparti, Charlie. Ci siamo noi.> dice Caroline.
Mi sorprende.
<Come?> chiede stupito.
Caroline mi guarda e sbuffa.
<Se ti va, puoi considerarmi tua amica.> borbotta.
Conoscendola, deve avergli fatto pietà.
<Grazie, Caroline. Sei più gentile di quel che ricordassi.> che frecciatina.
<Anche tu.> ribatte.
Lui ride.
<Bene.> si volta.
Io e Caroline ci guardiamo.
Charlie dev'essere proprio solo e non riesco a concepirlo.
È così educato, gentile ed è bello, sia fisicamente che caratterialmente.
Non riesco a capire.
Forse un giorno mi illuminerà con una confessione.
Quando scendiamo dall'autobus, Charlie entra con noi.
<Che classe fate?> domanda.
<La 3^BS.> dice Caroline.
<Ci accompagni?> domando io.
<Se non vi dà fastidio, volentieri.>

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