Stringe il tessuto della mia maglietta e affonda le labbra nella mia spalla per non gridare.
Finisco per piangere anch'io.
Gli accarezzo i capelli e gli do una serie di baci sulla nuca.
Vedo arrivare due polizziotti verso di noi.
<Charlie.> gli dico e lui alza la testa.
<Sei tu Charlie?> chiede uno dei due.
Lui annuisce.
<Dobbiamo farti qualche domanda, okay?>
Annuisce ancora.
Mi alzo e li lascio soli.
Torno in casa, vedo dei paramedici medicare Richard.
Ci fissiamo, Elena piange seduta sul divano.
<Mi dispiace.> dice Richard.
Lo ammanettano e lo portano via.
Charlie rientra con i due poliziotti.
Sembra che sia passato un uragano in questo salotto.
Elena va a parlare in privato con loro e io mi prendo cura di Charlie.
Gli medico le ferite e gli fascio le mani con della garza.
Gli alzo la maglietta, è ricoperto di lividi.
Lui se la abbassa.
<Non guardarli. Non ti preoccupare.> mormora.
Ci abbracciamo.
I poliziotti ci salutano e se ne vanno.
<Che fine farà?> chiede Charlie.
<Non finirà in prigione, Charlie.> dice Elena.
Lui sospira.
<Forse riuscirò ad ottenere un'ordinanza restrittiva.>
<Non basta per quello stronzo.>
Le parolacce lo fanno sembrare sempre più un cattivo ragazzo.
Mi guarda.
<Scusa, piccola.> mi sorride.
<Puoi parlare come vuoi.> gli dico.
<Mamma, noi andiamo di sopra. Mary dorme nel tuo studio, non lasciarla sola.> dice.
<Okay, vedremo di non disturbarvi.> dice.
Lui mi prende per mano e mi porta di sopra.
Ci chiudiamo nella sua stanza.
Si butta sul letto e geme per il dolore.
Mi sdraio accanto a lui e gli accarezzo il petto.
<Ti ho spaventata?> chiede aprendo gli occhi.
<No. Solo sorpresa.> dico.
<Anche io ero sorpreso. L'idea che qualcuno potesse farti del male mi ha dato alla testa.> mormora.
Sorrido inevitabilmente.
Gli tolgo la maglietta.
<Piccola. Non voglio che mi guardi, sono ridotto male.> mormora coprendosi con le mani.
Mi appoggio su un braccio e lo bacio.
Con la mano libera gli accarezzo dolcemente ogni livido preoccupandomi di non premere troppo forte.
<Hai capito quanto ti amo?> dice interrompendo il bacio.
<Lo sapevo già. Ora, se vuoi, puoi darmi una dimostrazione pratica di ciò che provi per me.>
Mi guarda in silenzio.