Capitolo 111

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Mi sta stuzzicando, fin troppo.
<Non sono come te, io posso trattenere i miei impulsi.> mormoro.
<Sicura?>
<Sì.>
<E...se ti mettessi alla prova?>
Mi si forma un nodo in gola.
<Non farlo.>
Scendo e torno sul letto.
Mi metto a pancia in giù e gli do le spalle.
Lui mette subito una mano sul mio fianco e appoggia il suo corpo al mio.
<Sai a che cosa stavo pensando mentre...>
<Zitto!> mi tappo le orecchie.
Mi mordicchia il dito e nascondo le mie mani sotto le coperte.
<Te lo posso dire?>
<Piantala di fare il pervertito.>
Lo guardo, adesso non sembra divertirsi.
<Stavo scherzando, Emma. Buonanotte.>
Si corica e mi da le spalle.
Mi giro completamente verso di lui e gli accarezzo una spalla.
Lui mi respinge con un leggero spasmo del braccio.
<Scusa.> mormoro.
<Buonanotte.> mormora.
<Charlie?>
Non mi risponde.
Mi alzo e lo abbraccio, anche se non ricambia, anche se è a braccia conserte.
<Scusa.> mormoro.
Ancora niente.
Gli accerezzo il viso.
Devo dire qualcosa d'effetto, devo colpire un nervo scoperto, una sua debolezza.
<Mi ferisci se non mi rispondi, lo sai?> so che odia ferirmi o rendermi triste.
Si volta subito verso di me e ricambia il mio abbraccio.
<Non sono un pervertito. Volevo solo farti sorridere un po', non credevo di darti fastidio.> mormora teneramente.
Adoro quando fa così.
Se fosse fatto di zucchero filato, lo mangerei.
<Okay, non te la prendere.>
<Me la prendo invece. Mi fai arrabbiare.> sospira.
<Scusa, ancora.>
<Sono offeso comunque.>
<Posso fare qualcosa per fartelo passare?>
<Non vedermi come un pervertito. Sono il tuo ragazzo. Ne abbiamo già discusso, smettila di vedermi in quel modo, non lo sopporto, non sono fatto così.> mormora.
<Okay.> è adorabile.
<Dormi o non mi passa.> sbotta.
<Vuoi che resti abbracciata a te?>
<Certo, o ti sembra una cosa da pervertiti?>
<Smettila.>
<No. 'Notte.> chiude gli occhi e dorme davvero.
Il suo viso non è rilassato, è davvero arrabbiato con me.
In ogni caso, trovo rassicurante il fatto che mi voglia accanto a sé.
Mi avvicino ancora un po' e lui mi copre la schiena con le coperte.
Che premuroso.
Appoggio una guancia sul suo petto e lui espira di colpo, si rilassa.
Mi dispiace d'averglielo detto.

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