Capitolo 197

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<Emma, per favore, basta.> mi supplica Charlie.
So che sta piangendo.
Le mie labbra si separano da quelle di Nathan e, odio doverlo ammettere, ma è stato proprio un bel bacio.
I suoi occhi sono lucidi, mi sorride.
Decido di voltarmi verso Charlie.
Sta piangendo, come avevo intuito.
<Ti ho ferito?> chiedo.
Lui annuisce.
Mi sento in colpa.
Mi siedo sul letto e sospiro.
Ho paura che mi lasci, l'ho fatta grossa, anche se mi ha provocata.
<Mi perdoni?> dice lui, sorprendendomi.
<Ti ho appena tradito.> mormoro.
<Ti ho provocato io e ti amo abbastanza da passarci sopra.> sibila.
Restiamo in silenzio.
<Emma, prima che tu decida di tornare a casa con lui...voglio che tu sappia che io sono innamorato di te e non avrei sopportato tutto questo, se non lo fossi profondamente.> dice Nathan.
Charlie è ad un passo dal rompergli il setto nasale.
Non so che cosa fare.
Da una parte, amo Charlie ma lo odio per il modo in cui mi ha trattata e dall'altro c'è Nathan.
Potrebbe essere un nuovo inizio ma butterei all'aria tutto quello che ho passato con Charlie.
<Ci devo pensare.> dico.
<A che cosa? Sono il tuo ragazzo! Ho sbagliato e poi tu hai sbagliato, è umano. Perdoniamoci, torna a casa con me.> ringhia.
<Ho detto che ci devo pensare.> sbotto.
<Stai veramente prendendo in considerazione l'idea di dare a questo demente una possibilità?> sbraita.
<E perché no? Ogni volta che ne do una a te finisco per pentirmene!> lo sgrido e riesco a zittirlo.
Nathan mi sorride dolcemente, non si è veramente messo in mezzo alla nostra relazione e mi fa piacere.
<Sono stanca, lasciatemi stare adesso.> sibilo.
Mi sdraio, i miei occhi si stanno chiudendo e loro sono ancora qui.
Nathan se ne va e Charlie resta.
Chiudo gli occhi e lo sento piangere.
Non resisto più e mi addormento.
Mi sveglio quando è già giorno da un pezzo.
Charlie si è addormentato sul tappeto.
Indosso la sua maglietta.
Ho una fitta al fianco.
Vado in bagno e mi lavo i denti.
Torno nella mia stanza, si è svegliato.
<Dovevi andartene.> dico.
Mi fa male la testa adesso.
Dannazione.
<Non me ne vado senza di te.>
Lo fulmino con lo sguardo.
Deglutisce rumorosamente e abbassa lo sguardo.

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